Abusi ed esorcismi, Don Michele resta in carcere. Liberi i genitori della vittima 14enne

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Don Michele Barone, il sacerdote di Casapesenna finito in manette per maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di tre donne, tra cui una 14enne, resterà in carcere. Il prete, come si ricorderà, era stato arrestato dopo il servizio andato in onda da “Le Iene” e la successiva inchiesta condotta in tempi record dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

I genitori della vittima 14enne di don Michele tornano invece in piena libertà dopo essere finiti ai domiciliari con l’accusa di non aver impedito gli abusi sulla figlia, legati ai riti di esorcismo praticati dal sacerdote sull’adolescente.

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A prendere entrambe le decisioni è stato il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al quale si era rivolto Carlo Taormina, legale difensore del parroco (sospeso per un anno dalle funzioni sacerdotali su disposizione della Diocesi di Aversa) e dei genitori della ragazza. L’avvocato ha chiesto per don Michele Barone gli arresti domiciliari ricevendo il no della Procura, che ha accolto invece la domanda di annullamento dell’ordinanza e la concessione della libertà per l’uomo e la donna.

Il presbitero per conoscere le sue sorti dovrà attendere ora la decisione del Tribunale del Riesame a cui Taormina ha già presentato istanza. Rimane ai domiciliari anche il funzionario della Polizia di Stato Luigi Schettino, accusato di aver tentato di convincere la sorella della 14enne a non presentare denuncia contro don Michele. Il poliziotto aveva partecipato in diverse occasioni ai particolari incontri del gruppo di preghiera organizzato dal sacerdote.