Abusi ed esorcismi, rito con giudizio immediato per don Michele Barone e per gli altri tre imputati

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Casapesenna (Caserta) – Il sacerdote esorcista don Michele Barone, accusato di aver compiuto abusi e violenze su diverse ragazzine, almeno una delle quali minorenne, verrà sottoposto a processo a partire da metà giugno. Un processo, quello relativo alla prima ordinanza sugli abusi subiti dalla 13enne protagonista anche dei servizi de “Le Iene”, che sarà certamente delicato e che vedrà contrapposti da una parte i pm, che accuseranno Barone sulla base dei “risultati” forniti dai suoi riti esorcistici, e dall’altra i difensori del sacerdote, i quali sosterranno probabilmente che la ragazzina era posseduta dal demonio e che gli esorcismi erano l’unico modo per aiutarla.

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha raccolto un preciso quadro indiziario a carico di don Michele, dei genitori della ragazzina abusata e del poliziotto Schettino e per questo motivo ha chiesto il processo con rito immediato per i 4. Richiesta accettata dal gip, che ha disposto il rinvio a giudizio per gli imputati.

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Il sacerdote di Casapesenna, sospeso per un anno dal servizio, i coniugi Tramontano e il funzionario di Polizia Luigi Schettino sono accusati di maltrattamenti in concorso ai danni della ragazzina. Su don Michele pende anche l’accusa di lesioni personali dato che la minorenne in seguito ai riti praticati dal prete ha riportato una lesione forse permanente all’orecchio, oltre ad essere stata denutrita per lungo tempo a causa della decisione del prete, avallata dai genitori, di farle mangiare solo latte e biscotti seguendo “la volontà di San Michele”.

Schettino, seguace delle attività “particolari” organizzate da don Barone, è accusato inoltre di aver tentato di ostacolare la denuncia presentata dalla sorella della ragazzina spingendola a ritirarla. La giovane ha poi raccontato tutto alla iena Gaetano Pecoraro, prima che la Procura raccogliesse in tempi record gli elementi necessari per arrestare il prelato.

Don Michele dovrà rispondere anche dell’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di due ragazze maggiorenni, due ex adepte della sua setta che hanno dichiarato di essere state costrette in diverse occasioni a compiere o subire palpeggiamenti, rapporti orali e altri atti a sfondo sessuale sia a Casapesenna sia durante i pellegrinaggi nei luoghi sacri.