Continua il tour di presentazione dell’ultimo libro del giornalista e scrittore casertano Carlo Scatozza: “In Bici nei dintorni della Reggia di Caserta” sarà presentato giovedì 29 giugno alle ore 19.30 si presenta a Casagiove, presso il Quartiere Militare Borbonico.
L’evento fa parte della rassegna Arte&Design, organizzata dall’associazione Terre del Sole, curata da Laura Ferrante e Gianni Crisci, che attualmente si sta svolgendo nello storico plesso casagiovese.
La presentazione del libro sarà un’occasione per dialogare con l’autore, Carlo Scatozza, e saranno presenti il responsabile della LIPU di Caserta, Matteo Palmisani, e il Sindaco di Casagiove, Giuseppe Vozza. La giornalista Laura Ferrante modererà l’evento. Verranno affrontati temi legati agli itinerari cicloturistici che partono da piazza Carlo di Borbone, di fronte alla Reggia di Caserta, e attraversano più volte Casagiove per raggiungere varie destinazioni.
All’evento parteciperà anche l’associazione Generazione Libera con il progetto di inclusione sociale, che coinvolge il laboratorio di panificazione dei detenuti della casa circondariale di Carinola I Farinati.
Il libro, il cui sottotitolo è “Racconti di cicloturismo, con Girogustando“, è un racconto di 17 escursioni in bicicletta nell’area casertana, immediatamente nelle vicinanze della Reggia vanvitelliana. Il tutto non è descritto come una tradizionale guida cicloturistica ma costituisce un racconto di viaggio dell’area intorno Caserta vista da chi va in bici, seguendo un’ottica di turismo lento e responsabile anche analizzando le trasformazioni, positive e negative, del territorio; dalla nuova fruizione di tanti beni culturali alla diversa consapevolezza dei cittadini sulla mobilità sostenibile, dalla affermazione dell’agroalimentare, con l’appendice “GiroGustando” ad ogni itinerario, ai protagonisti della solidarietà sociale.
Un volume rivolto sia a chi va in bici per scoprire più elementi di Terra di Lavoro, da cittadino o visitatore, sia a chi non andrà mai su due ruote ma è interessato ad assumere un punto di vista da una diversa e più “lenta ” angolazione di ciò che gli è vicino.