Camera di Francesco

La Camera di Francesco è situata esattamente nell’angolo del fabbricato e si presenta come uno spazio maestoso e curato in ogni singolo dettaglio, a partire dal pavimento. Nonostante sia stata costruita durante il regno di Murat, la camera prende il nome dal successore di Ferdinando II, che fu sovrano per un solo anno, dal 1859 al 1860.

La volta fu affrescata da Giuseppe Cammarano con “Il riposo di Teseo dopo la lotta col Minotauro”, mentre il fregio sottostante, opera di Gaspare Mugnai, Gennaro Bisogni ed Agostino Fondi, rappresenta dei putti che giocano con le armi. I dipinti che ornano le pareti sono “Gesù guarisce l’indemoniato” e “Cristo che placa la tempesta” di Raffaele Postiglione, e un terzo di autore ignoto, “Francesco II e Maria Sofia”.

I mobili, in stile impero, sono in mogano e presentano applicazioni in bronzo dorato. Il letto a baldacchino presenta una doppia testata affiancata da leoni alati e le teste di Pallade, Marte e di un genio alato. Accanto al letto si trovano due comodini a pilastro, mentre davanti ad esso c’è un tavolo rotondo con la base triangolare, sulla quale poggiano delle sfingi alate dorate.

Sulla destra dell’ambiente ci sono la scrivania in legno rosa ed una poltrona in mogano. Le altre poltrone, così come le consoles e la specchiera, sono di artigiani napoletani. Infine la credenza, ispirata ai modelli francesi ma realizzata a Napoli, ha gli sportelli foderati con seta gialla e ai lati presenta colonne di bronzi dorati.