Come annunciato dall’Unità di Crisi della Regione Campania riunitasi venerdì pomeriggio per esaminare la situazione epidemiologica in relazione al ritorno in presenza nella scuola, da questa mattina, vale a dire lunedì 18 gennaio su tutto il territorio regionale rientrano in classe anche gli allievi della terza primaria, oltre alle classi dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia e dei bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali.
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Il giorno 11 gennaio sono invece rientrati gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria.
Sui social si dividono le fazioni del Si e del No, ma il programma di rientro scolastico dapprima ministeriale e poi regionale segue scaglionamenti precisi che terranno conto esclusivamente delle punte di RT.
Nel frattempo per le ripartenze non è consentita la refezione scolastica, ed è dato mandato alle Asl di distribuire ai medici di medicina generale test antigenici per il monitoraggio della situazione dei contagi del personale della scuola, docente e non docente, con priorità per chi già è impegnato nella didattica in presenza.
Intanto secondo le norme emanate dal nuovo DPCM del 16 gennaio anche alcune scuole superiori tornano in classe a partire dal 18 gennaio con una presenza minima al 50% e fino al 75% dove consentito, a seconda delle regioni.
Per esempio nel Lazio, in Liguria, Piemonte, Molise e Puglia le scuole superiori riaprono oggi, mentre in Umbria, Campania ed Emilia Romagna si ritorna il 25. Le lezioni riprenderanno invece il 1 febbraio in Sardegna, Veneto, Calabria, Sicilia e Basilicata mentre sono già in classe gli studenti di Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo e Trentino.
Va anche specificato però che la situazione della riapertura delle scuole potrebbe cambiare di settimana in settimana, a seconda delle restrizioni regionali rispetto alla curva epidemiologica.
Tutte le regioni infatti stanno adottando dei piani ad hoc per consentire la ripresa delle lezioni in presenza in sicurezza. I nodi da sciogliere sono però gli stessi di settembre: trasporti, tracciamento, tamponi e orari. Per quanto riguarda i turni le decisioni delle regioni non sono omogenee:
In Abruzzo, Calabria, Campania (tranne Benevento), Friuli Venezia Giulia (tranne Gorizia), Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana gli orari di entrata sono spalmati tra le 8 e le 10.
Emilia Romagna, Molise, Sardegna (tranne a Cagliari, dove i licei seguiranno le entrate scaglionate), Veneto (tranne la provincia di Treviso), Marche, Piemonte, Sicilia e Umbria prevedono invece un turno unico.
E al numero di studenti in presenza è legato il piano trasporti, la questione è di cruciale importanza perché un potenziamento degli stessi – affiancato agli orari scaglionati – diminuirebbe il rischio assembramento. Una ordinanza specifica in Campania ancora non è stata fatta, ma le varie aziende provinciali stanno lavorando.