Fenomeni di illegalità continuano ad essere ampiamente diffusi nel territorio casertano andando a creare problematiche che investono addirittura l’intera comunità, anche durante periodi che dovrebbero essere all’insegna della serenità, della bontà d’animo e del rispetto reciproco, come il Natale che ormai è alle porte.
Al Rione Acquaviva e a viale Lincoln, infatti, il clima natalizio e l’aria festiva sono stati dissolti tutto d’un tratto dallo spegnimento improvviso delle luminarie che contribuivano a rendere le strade più allegre e gioiose.
I commercianti, conformemente al tipo di attività svolta, si sono prodigati sin da prima del mese di dicembre e hanno in larga parte contribuito personalmente alle spese per l’allestimento delle luci, che sarebbero dovute restare accese ininterrottamente sino alla fine dell’anno corrente e l’inizio di quello nuovo; ma purtroppo si sono ritrovati dinanzi ad una situazione completamente inaspettata e anche ingiusta per certi versi.
La spiegazione che è stata fornita dai Carabinieri è ancora più impensabile: durante un’operazione antidroga, le autorità competenti avrebbero scovato all’interno della cabina, che faceva da generatore elettrico per alimentare le sfavillanti luminarie, una dose nascosta di sostanza stupefacente (dal quantitativo non specificato) che farebbe capo ad un giovane del posto, conseguentemente arrestato.
La cabina è stata posta sotto sequestro ed è rimasta isolata fino ad oggi.
La faccenda non è ancora del tutto chiara, dato che vi sono ulteriori aspetti da chiarire; tuttavia l’intervento dei tecnici ha risolto il problema ed ha scongiurato il protrarsi del black-out, consentendo di riaccendere le luminarie durante il periodo centrale e più importante delle festività, che è ormai imminente, per animare le strade del quartiere, seguendo così una tradizione che al giorno d’oggi si ritrova non solo nel territorio casertano, ma accomuna gran parte del mondo.