Caserta Parco degli Aranci, la segnalazione dei residenti: “Una banda di ragazzini ci ha assalito e bloccato l’auto”

Immagine di Repertorio: la stradina che dal Parco degli Aranci porta al supermercato Eurospin
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Già da qualche mese non pochi residenti di Parco degli Aranci a Caserta, hanno segnalato, attraverso i gruppi di quartiere sui social network, la presenza di una banda di ragazzini scalmanati, dall’apparente età di 13-15 anni, che a gruppi di 6, 7 si prodigano per fare danni sul posto.

Qualcuno li ha visti scavalcare la villetta delle Beatitudini, quella di via degli Oleandri curata e gestita dal Comitato di Quartiere, in orario di chiusura, senza magliette indosso, urlare contro le balconate che si affacciano all’interno del parchetto, ed il giorno dopo erano sparite racchette e palline, così come vandalizzata la tavola da ping pong posta sotto il gazebo per far giocare i ragazzi.

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Altre segnalazioni quelle relative al playground dove ugualmente sono stati avvistati a scavalcare e a mangiare sul rettangolo da gioco lasciando ovviamente i resti del bivacco, cartoni di pizze e bottiglie con il cestino a pochi metri di distanza posto stesso all’interno dell’area playground.

Altre ancora riguardano il “furto” dei carrelli della spesa dal parcheggio dell’Eurospin dove fanno poi brillare alcuni fuochi d’artificio a rischio della loro stessa incolumità e delle persone di passaggio.

Ma l’ultima segnalazione è quella maggiormente preoccupante, una coppia stava tornando in auto dall’ipermercato Eurospin e sulla stradina che conduce alle spalle del Condominio detto La Dacia è stata bloccata dal famigerato gruppetto – tutti senza mascherina – che si è posto innanzi al veicolo impendendone il prosieguo e battendo sulle portiere e sui finestrini, infine sputando sull’auto, senza un plausibile motivo che giustificasse un tale comportamento assurdo.

Gli occupanti hanno ovviamente evitato di uscire avendo anche in macchina un bambino ed un cane e temendo per la propria incolumità, limitandosi a chiudere i finestrini e suonare il clacsono per richiamare l’aiuto e l’intervento di qualcuno nei paraggi.

Il gruppetto si è reso conto probabilmente di avere esagerato o forse di stare attirando troppo l’attenzione ed ha aperto un varco lasciando passare l’auto.

Ci siamo spaventati moltissimo – ha raccontato la signora M.G. –  non volevano lasciarci andare e tutto questo senza motivo, erano davvero piccoli, il più grande poteva avere sui 14, 15 anni, e si sa che quella è l’età più difficile, possono fare qualsiasi colpo di testa.

Non volevamo accelerare per paura di far loro del male nella confusione del momento. Ma ci è sembrato passasse un’eternità quando siamo riusciti a svicolarci. Era ancora l’imbrunire, ma se passasse qualche ragazza con il calare della sera? Non vogliamo pensarci, ma così non può più essere, questi ragazzi devono essere individuati e redarguiti“.

Non vogliamo certo appioppare loro la definizione di baby gang, ma una banda di vandali vera e propria, e questo quartiere che sta da poco rialzando la testa con l’aiuto delle associazioni e di alcuni cittadini volenterosi, non può tollerare queste incursioni continue di quelli che le nostre nonne avrebbero senza problemi chiamato “delinquentelli”.

Come sempre ritorna l’annoso problema della videosorveglianza di quartiere. Un’utopia?