Caserta, reintrodotta in piazza Vanvitelli la panchina rossa che ricorda l’impegno contro la violenza sulle donne

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L’8 marzo scorso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è tornata a vita nuova la panchina rossa che in piazza Vanvitelli ricorda a tutta la città di Caserta l’impegno contro la violenza nei confronti del genere femminile. Lo ha annunciato il sindaco della città Carlo Marino sul proprio profilo Facebook, dopo che la stessa panchina era stata in precedenza vandalizzata da alcune persone incivili.

Un grande segno e onore per la nostra città, che già in precedenza si è impegnata molto verso questa tematica di grande attualità: la violenza sulle donne è un dramma del giorno d’oggi e tutta la popolazione è chiamata ad affrontare tale triste realtà.

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Si stima che 4,4 milioni di donne in Italia abbiano sofferto abusi fisici e psicologici da parte del partner; purtroppo gran parte di tali violazioni sono sottaciute dalle stesse vittime, intimorite da un’ulteriore violenza reazione del lato opposto, oppure, addirittura, se si denuncia l’intervento delle autorità è sempre troppo tardo e finisce in tragedia.

Nonostante gli evidenti progressi rispetto ad alcuni anni fa, la sensibilizzazione è ancora ai primordi: a cosa serve regalare la mimosa? La strage delle donne bruciate vive nella fabbrica risale al 1908 ed oggi, a distanza di ben 111 anni, le cose purtroppo non sono affatto cambiate. Regalare la mimosa in questo periodo dev’essere un impegno personale e la promessa di combattere contro la violenza sulle donne per raggiungere quell’agognata parità dei sessi che purtroppo concretamente soltanto in pochissimi casi viene applicata e riconosciuta.

La panchina rossa, dunque, sia per tutti stimolo e sollecitazione affinché le recenti cronache diventino soltanto un brutto ricordo e si raggiunga una società avanzata con una nuova mentalità, attraverso forti campagne di educazione che, a partire dalle scuole, formino tutti a noi a questo e a tutti gli altri drammi recenti.