Cinque arresti all’alba, carabinieri smantellano la banda dello spaccio

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I carabinieri della compagnia di Capua all’alba di questa mattina tra Vitulazio, Bellona,  Castel Volturno e comuni limitrofi della provincia di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa delle misure cautelari personali emessa dall’ufficio gip nei confronti di 10 indagati (di cui 3 custodie in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 5 al divieto di dimora nelle province di Caserta, Napoli e Latina) ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una attività investigativa avviata nel mese di settembre del 2016, originata a seguito del tentato omicidio di una minore di anni 3, avvenuto nel mese di agosto dello stesso anno in Vitulazio, ad opera di tre soggetti, tratti in arresto dai militari della Compagnia Carabinieri di Capua e condannati alla pena detentiva all’esito di giudizio abbreviato.

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In particolare nel corso delle indagini dirette da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari dell’aliquota operativa della Compagnia di Capua, investigazioni volte ad individuare gli autori dell’efferato delitto, emergeva che il movente era legato a dissidi sorti nella redditizia attività dello spaccio della droga nell’ambito dei comuni di Vitulazio e Bellona.

In tale contesto le indagini, eseguite con l’ausilio di attività tecniche, consentivano di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in relazione ad un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, ruotante intorno alla figura di Cristina Gravante, classe 1964 – domiciliata in Castel Volturno ove si trovava sottoposta agli AA.DD nell’ambito di altro procedimento – che investiva Vitulazio, Bellona e comuni limitrofi, con l’aiuto di Fabio Rovelli, classe 1988, Giuseppe Rescigno, classe 1987, Amelio Scialdone, classe 1990, Amedeo Di Lorenzo, classe 1983, figlio della Gravante e di Giovanni Merolillo, classe 1977.

Nel contesto di tale attività emergeva anche una consistente attività di spaccio di cocaina condotta nell’ambito del comune di Castel Volturno e il litorale Domizio, da parte di Daniele Mendetta, classe 1976, con pregiudizi specifici, con l’aiuto della moglie Raffaella Neri, classe 1982, della suocera Ermelinda Cardillo, classe 1952 e di altra persona.

Sono state applicate misure custodiali detentive nei confronti di Cristina Gravante e Fabio Rovelli di Bellona e di Daniele Mendetta di Castel Volturno, mentre sono stati applicati gli arresti domiciliari nei riguardi di Giuseppe Rescigno e Amelio Scialdone di Vitulazio.

Sono stati sottoposti al divieto di dimora nelle province di Caserta, Napoli e Latina, gli indagati Amedeo Di Lorenzo e Giovanni Merolillo di Bellona, Raffaella Neri e la madre Ermelinda Cardillo. Un indagato, anch’egli destinatario della medesima misura, è invece irreperibile.

L’attività investigativa, oltre a consentire di documentare numerosissime cessioni di spaccio, in particolare di “cocaina” e di “hashish”, ha permesso di operare due arresti in flagranza di reato, segnalare all’ufficio del governo di Caserta numerosi assuntori ed, infine, recuperare 1,5 Kg di cocaina e 0,5 Kg di hashish.