Solo qualche giorno fa la notizia del suo tentato suicidio salvato in extremis da uno studente dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli aveva fatto il giro dei giornali e dei media.
Il plauso ovviamente di tutti a quel giovane che si era lanciato in soccorso dell’uomo in bilico sulla balaustra del cavalcavia e che poi gli era rimasto accanto, l’aveva curato e sostenuto fino all’arrivo dei Carabinieri.
Purtroppo non è nuovo a queste situazioni Mario, che per ovvie ragioni di privacy chiameremo così ma non è il suo vero nome. A Caserta, nell’ambiente dei volontari e dei senza tetto è ormai noto per aver più volte provato a togliersi la vita, anche se grazie a Dio non ci è mai riuscito, o per aver fatto gesti eclatanti tali da attirare l’attenzione delle forze dell’ordine.
L’ultimo tentativo a quanto pare proprio ieri sera. Mario infatti ha ingerito un cocktail di medicinali ed è stato ricoverato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa, che a sua volta ha interessato l’associazione L’angelo degli ultimi per venirlo a prendere e metterlo al sicuro una volta dimesso.
“Lo conosciamo da anni e gli vogliamo molto bene – ci ha raccontato la presidente Antonietta D’Albenzio – Mario è italiano, di Caserta proprio, anche abbastanza giovane non ha più di 48 anni ma purtroppo le sue condizioni psicologiche non sono del tutto stabili e spesso si ritrova a mettere in atto situazioni anche abbastanza gravi pur di attirare l’attenzione.
Solo io sono andata in suo soccorso almeno 5, 6 volte, accompagnandolo in ospedale e restando con lui fino alla fine delle varie terapie che gli vengono di volta in volta somministrate.
Ieri sera siamo corsi a recuperarlo ad Aversa, proprio lui mi ha chiamata dicendomi “Antonietta vieni a prendermi ora sto meglio”, e lo abbiamo portato “a casa” diciamo così, vale a dire nella struttura comunale La Casa del Sorriso che gestiamo proprio per queste situazioni di emergenza. Lo abbiamo coccolato e accudito e ha riposato. Da stamattina ovviamente è libero, non possiamo costringerlo a restare“.
Nel mese di agosto Mario era stato protagonista di un altro episodio davanti al Monumento ai Caduti a Caserta, dove in preda ad un attacco di nervi aveva aggredito anche i suoi soccorritori.
Insomma la città, ma soprattutto i volontari che ben lo conoscono, sperano davvero che possa stare meglio e possa trovare quella pace e quella serenità che evidentemente gli mancano, in virtù della vita greve che conduce. Grazie anche alle associazioni che quotidianamente si occupano degli amici clochard e grazie all’Angelo degli Ultimi per riuscire incredibilmente ad essere presente quasi H24, anche di notte.