Eccoci, care lettrici e cari lettori, al secondo appuntamento della nostra rubrica In compagnia di una poesia. Oggi abbiamo l’onore di leggere insieme una bellissima e sentita poesia di un nostro concittadino, il casertano Michele Constantine Fernandez, poeta e scrittore. La sua poesia si intitola Il dolore muto
Il dolore muto
C’è un dolore diverso,
un dolore fuori mano,
che non fa male prima,
è tutto dietro agli occhi
e sembra che voglia scoppiare.
Io li chiudo gli occhi
e mi si ferma il cuore,
nemmeno una lacrima
faccio passare,
gli dico sta zitto,
lasciati affogare,
lasciati morire, e
la mente si arrende.
C’è un dolore diverso,
un dolore fuori mano,
un dolore tutto mio,
che ha una sua storia
tutta dentro di me,
e nulla fuori.
Non ha senso che io gridi,
e non serve che io pianga,
è mio è solo mio.
Gli dico devi morire dove nasci,
è tutto dietro agli occhi,
e sembra voglia scoppiare,
portarmi via la testa,
il cuore, i reni,
i polmoni,
la vita e ogni speranza,
ogni illusione e i sogni,
è un dolore solitario.
Io chiudo gli occhi
e lo mando giù
come se lo inghiottissi,
mi brucio l’anima,
a che serve piangere,
è un dolore muto,
gli dico lasciati morire
e quello finge di morire
e si porta via
un po’ di me.
Un testo che non ha bisogno di commenti, ci arriva nel cuore come un dardo e ci fa comprendere come ognuno di noi porta dentro la propria anima e il proprio corpo un dolore quasi tirannico che non ci vuole abbandonare e ci tiene forzatamente compagnia.
Voglio ricordarvi che se anche voi scrivete poesie e vi piacerebbe inserirne una in questa rubrica basta inviarcela all’indirizzo email poesia2018@virgilio.it, riportando: titolo e testo della poesia, nome autore e breve nota di commento.