Caserta – Un altro autore classico al Piccolo Teatro Cts di via Louis Pasteur, 6 (zona Centurano). Per questo fine settimana, sabato 21 aprile ore 20,30 e domenica 22 aprile ore 18,30, in scena ci sarà la compagnia teatrale 47 Mortochenarra che presenterà “Creditori” di August Strindberg. Regia, traduzione, adattamento e nel ruolo di Tekla: Sabrina Balice e con Daniele Paesano nel ruolo di Adolf, mentre il ruolo di Gustav è affidato a Valerio Rosati. Ecco la Sinossi:
Un ex marito e un attuale marito. Cosa accadrebbe se si incontrassero? Forse non è un caso che Gustav si trovi a chiacchierare con Adolf sulla terrazza della casa al mare. Il suo più grande amore Tekla, lo ha abbandonato per un ragazzo più giovane. Gustav è un uomo maturo, uno stimato professore, tradito e privato del suo onore da una donna. Adolf è un artista, giovane, fragile e molto ingenuo in questioni di cuore. Tekla ha sconvolto le vite di entrambi seguendo il suo cuore e il suo temperamento passionale. Ma ora è arrivato il momento di fare i conti, di pagare il proprio debito e Gustav diventa il creditore che bussa per riscuotere. Queste le note di regia:
“Siamo innocenti ma responsabili delle nostre azioni”. In questa battuta, pronunciata da Gustav quasi alla fine del testo, credo ci sia il sunto di Creditori. Con i due personaggi maschili è come se l’autore volesse mostrarci lo Strindberg giovane, ingenuo sull’amore e sulle donne e lo Strindberg adulto, consapevole del potere delle donne e del dolore che esse provocano. In questo, gioca un ruolo fondamentale la donna, Tekla moglie e amante che segue il proprio cuore e le proprie passioni, non curante (a detta di Strindberg) dell’effetto che le sue azioni provocano sugli altri. Uno spaccato psicologico sull’aspetto dell’amore e della passione che travolge tutto, incendiando quello che trova sul suo cammino.
Per quanto povero di elementi scenografici (è un testo portato avanti dalle azioni e le parole dei personaggi), Creditori è un testo che suggerisce molti spunti su cui lavorare. Lo spettacolo è pensato in modo intimo, come quando ci si trova ad assistere al litigio di una coppia per strada. Il pubblico deve poter osservare da vicino, farsi una propria opinione, deve avere la sensazione di essere preso per mano e accompagnato all’interno della scena, invece di rimanere al di fuori e spiare dal buco della serratura.
Ad entrare in empatia con i personaggi aiuta anche il gioco dei paraventi. Nel testo originale Strindberg nasconde i due mariti in un’altra stanza, in modo che possano origliare ciò che accade in scena. In questa messa in scena invece, ci saranno i due protagonisti maschili nascosti dietro due paraventi. In questo modo la loro rabbia e sofferenza, viene comunque nascosta agli altri personaggi, ma raccontata al pubblico.
Inoltre per permettere allo spettatore di immergersi al meglio nell’atmosfera estiva di una casa di villeggiatura, tutta l’azione scenica sarà accompagnata dal rumore del mare in sottofondo.
Inoltre si è preferito indirizzare fin da subito gli attori verso un’interpretazione leggera e ironica, perché , in un certo senso, solo l’ironia può dar voce e quindi esorcizzare un testo così violento e misogino.