Il mercato automobilistico continua a crescere in Italia, Campania compresa. Nel primo quadrimestre del 2023 sono state vendute nel nostro Paese 552.850 auto nuove, pari al 26,89% in più dell’analogo periodo del 2022, un anno particolarmente negativo per il mercato auto in Italia come nel resto d’Europa.
Secondo i dati del Ministero dei Trasporti le nuove immatricolazioni ad aprile 2023 in Italia sono state 125.805, il 29,2% in più dello stesso mese del 2022. Si registra il nono mese consecutivo di crescita, ma le immatricolazioni del primo quadrimestre del 2023 sono in calo del 22,5% sullo stesso periodo del 2019 (Fonte: Ansa). Le conseguenze della crisi innescata dalla pandemia non sono ancora del tutto superate.
Guardando ai dati di vendita, la ripresa è in atto da agosto 2022 in Italia come nell’Unione Europea. Ciò è dovuto proprio al venire meno di gran parte delle difficoltà legate alla carenza di componenti (e quindi di auto da consegnare ai clienti), come spiega il Centro Studi Promotor.
I dati relativi alla Campania confermano la tendenza positiva del mercato auto. Il primo quadrimestre, infatti, si è chiuso con una crescita sia nel comparto del nuovo che in quello dell’usato. Di seguito il comunicato diffuso oggi da Aci Campania:
Dall’inizio dell’anno in Campania sono state iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) dell’ACI 20.596 nuove vetture: il 9,1% in più rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno. Delle cinque province campane, Napoli, con 9.219 prime iscrizioni è quella che ha evidenziato l’andamento migliore: +13,1 per cento. A Salerno, invece, si è registrato l’incremento più contenuto (+0,5% per un totale di 4.903 prime iscrizioni).
Relativamente alle alimentazioni, le auto ibride-benzina e quelle solo a benzina detengono, in Campania, la maggiore quota di mercato (complessivamente il 53,8% del totale delle prime immatricolazioni). In netto calo risultano, invece, le vetture diesel (-19,5%), mentre prosegue la crescita galoppante dei motori elettrici (+92,5%), benché aventi un peso specifico ancora marginale (il 3% delle nuove iscrizioni al PRA).
Più contenuto, ma comunque in crescita, è pure l’andamento del mercato dell’usato. Nella nostra regione, i trasferimenti di proprietà, al netto delle minivolture (cioè i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), dall’inizio dell’anno, sono stati 86.844, in aumento del 4% rispetto al periodo gennaio-aprile 2022. L’incremento maggiore si è registrato a Benevento (+7,2%), quello minore a Salerno (+2,7%). Nel mercato di seconda mano, predominano le vetture a gasolio che, da sole, rappresentano il 50,6% dei passaggi di proprietà, mentre in deciso aumento risultano le transazioni delle vetture alimentate a benzina/gpl (+40,7%).
In calo, infine, è l’andamento delle auto demolite. Nel dettaglio, le vetture radiate dal PRA sono state 27.200 in Campania, pari ad una diminuzione complessiva dell’8,5% che tocca il valore percentuale massimo a Caserta (-10,4%) e quello minimo a Napoli (-7,2%). Il 35,8 per cento delle auto rottamate nella nostra regione è Euro 4, il 29% Euro 3, il 19,5% Euro 2 e solo l’1,4% è Euro 0.
Sulla base di questi dati risulta che il tasso unitario di sostituzione in Campania, nel periodo gennaio-aprile, è pari a 1,32: vale a dire che per ogni 100 auto nuove ne sono state tolte dalla circolazione 132, più del doppio rispetto al resto d’Italia dove il valore di questo indicatore è 0,60. A Napoli, nel periodo considerato, si è riscontrato il tasso unitario di sostituzione più elevato a livello regionale: 1,53.
“Il mercato dell’auto è in ripresa e questo è un buon segnale per la nostra economia – commenta il Presidente dell’ACI Campania Antonio Coppola – Per dare continuità a questo trend occorre, adesso, una chiara e netta azione di governo volta a sostenere il rinnovo del parco circolante con incentivi convenienti anche per l’acquisto di motori endotermici di ultima generazione, da Euro 6 in poi. Una misura, questa, che farebbe bene non solo all’ambiente, ma anche alla sicurezza stradale, poiché consentirebbe di eliminare dalla circolazione vetture obsolete a favore di nuovi modelli dotati di più moderni ed efficaci dispositivi atti a prevenire gli incidenti o, comunque, ad attenuare le loro conseguenze”.