Stavolta, per scaramanzia, Davide e Claudia non hanno condiviso niente sui social network, nemmeno una foto, del loro fine settimana a Sanremo del 31 ottobre e 1 novembre. Hanno avvisato tutti soltanto a cose fatte, soltanto quando sono tornati vincitori: I Daudia, duo musicale formato dai casertani Claudia Pasquariello e Davide Maiale, sono tra i 61 finalisti di “Area Sanremo 2020“, il contest per accedere alle “Nuove proposte” del “Festival di Sanremo“.
Le audizioni del contest, ovviamente, si sono svolte nel rispetto delle norme anti Covid e con ingressi scaglionati ma i Daudia hanno potuto suonare dal vivo davanti alla giuria che aveva il compito di scegliere i 61 finalisti tra circa 450 candidati. La Commissione di valutazione era formata da Vittorio De Scalzi, Rossana Casale, Gianmaurizio Foderaro, Erica Mou e G-Max.
Il brano che i Daudia hanno portato in gara si intitola “Fuori da questa stanza” ed è un inedito, come prevede il regolamento del concorso. Il genere è definito dagli stessi Davide e Claudia “elettro-pop” ed testo affronta una tematica sociale di grande attualità che riguarda il nostro territorio: la Terra dei fuochi.
Il meccanismo che seleziona i giovani musicisti da inserire tra le “Nuove Proposte” del Festival è molto lungo e macchinoso. Esistono due contest diversi: “Area Sanremo“, dedicato agli indipendenti e “Sanremo Giovani“, dedicato agli artisti già seguiti dalle etichette discografiche. Da “Sanremo Giovani” scaturiranno 6 concorrenti per il Festival mentre da “Area Sanremo 2020” soltanto 2.
La finale del contest “Area Sanremo 2020” è prevista il 21 ed il 22 novembre prossimi ma tutto potrebbe cambiare a causa del Coronavirus e delle decisioni del Governo in merito ad eventuali nuove restrizioni.
I Daudia non sono nuovi a Sanremo, infatti sono stati già finalisti di “Area Sanremo” nel 2019 e nel 2018, anno in cui sono arrivati davvero ad un passo dal Festival di febbraio perché hanno vinto il contest ma non sono riusciti a passare la selezione successiva, quella negli Studi Rai al cospetto di Claudio Baglioni, direttore artistico del Festival della Canzone Italiana.
Un sogno, quello di esibirsi sul palco del Teatro Ariston, che i Daudia continuano ad inseguire. Che quest’anno sia la volta buona? Un po’ di scaramanzia in guasta.