Se fosse possibile siamo tutti ancora più in ansia aspettando le restrizioni del periodo pasquale. La zona rossa sarà un must per tutti gli italiani ma chi andrà in lockdown?
Insomma da oggi, lunedì 22 marzo iniziano due settimane decisive per chiarire i colori delle regioni fino a Pasqua e soprattutto cosa potremo fare in quei giorni, se cambiano o meno le regole fin qui emanate, ricordando che si tratta delle direttive a livello nazionale ma a queste vanno aggiunte tutte le ordinanze, solitamente più restrittive, prese invece a livello locale (le cosiddette micro zone rosse o arancione scuro).
Prima data da tenere a mente è il 26 marzo, giorno in cui l’ISS, Istituto Superiore di Sanità pubblicherà il monitoraggio con i dati dei parametri utili per l’assegnazione delle zone alle regioni.
C’è la probabilità molto alta che Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Lombardia, Campania, Provincia di Trento, Puglia e Veneto resterebbero in zona rossa almeno fino a dopo Pasqua.
Questo perché in generale una regione deve restare almeno 14 giorni nella fascia più restrittiva prima di passare in quella inferiore, da rosso ad arancione ad esempio. Mentre se i dati peggiorano si può sempre passare a quella superiore: da arancione a rossa.
Il ministro Speranza firmerà poi le eventuali ordinanze che entreranno in vigore da lunedì 28 marzo.
Dal 29 marzo al 2 aprile invece, le regioni che resteranno rosse continueranno ad essere in lockdown con le restrizioni note.
Per le regioni in zona arancione vi sarà la possibilità di tenere aperte più categorie di negozi o di andare nello stesso comune a trovare parenti e amici una sola volta al giorno. In entrambi i casi bar e ristoranti resteranno chiusi in tutt’Italia, zone bianche escluse, almeno fino al 6 aprile.
Nei giorni 3, 4 e 5 aprile vale a dire i giorni che precedono direttamente la Pasqua, sabato, domenica e lunedì, tutta Italia sarà zona rossa. Quindi potremo uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità, come risaputo, la novità però è che potremo andare una volta al giorno da amici e parenti anche fuori regione.
Dopo il 6 aprile, se il decreto non sarà prorogato, torneranno anche le zone gialle che erano state sospese.