Figure professionali in ascesa: il Blockchain Developer

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Si sente sempre più spesso parlare di criptovalute e moneta virtuale e di quanto tantissime persone siano attratte dagli investimenti in questo particolare mercato valutario. Le persone che guardano questo fenomeno da lontano forse non sanno che tutto il sistema che garantisce l’attendibilità e la sicurezza delle transazioni della gran parte delle criptomonete si basa su una tecnologia che si chiama Blockchain che può essere definita come un registro digitale dei dati relativi ai dati e alle transazioni.

Alla base di questa tecnologia ci sono i blockchain developer, programmatori professionisti che hanno una conoscenza di coding e dei principali linguaggi di programmazione, ma anche nello sviluppo di app, che gli consente di districarsi all’interno di quella che è la catena di componenti che rappresenta l’aspetto distintivo di questa tecnologia.

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Per avere informazioni su come costruire le proprie basi di programmazione nel miglior modo possibile approfondendo – sia a livello pratico che teorico –  gli aspetti fondamentali per questa professione, e quindi di avere possibilità di spendere le proprie carte nel miglior modo all’interno del mondo del lavoro, il consiglio è quello di andare su aulab.it e scoprire il percorso formativo migliore per le proprie aspirazioni ed esigenze.

Cos’è la Blockchain

Si tratta di una tecnologia sicura, trasparente e open source che può essere immaginata proprio come una catena (da qui il nome) di componenti che vanno a formarla. La caratteristica principale è che opera in maniera decentralizzata e quindi non è sottoposta ad alcun controllo di un’autorità garante. Il database può essere letto da chiunque e può essere modificato solo con il consenso di tutti i partecipanti. L’aspetto della decentralizzazione unito al sistema di crittografia garantiscono tre aspetti che hanno decretato il successo di questa tecnologia, vale a dire, l’immutabilità, l’incorruttibilità e la trasparenza. 
Il sistema era stato pensato per regolare gli scambi nel mercato Bitcoin, ma in considerazione della sua sicurezza, attualmente viene usato con successo anche in altri ambiti. 

Le 3 categorie di Blockchain developer

Le 3 categorie di programmatori che gravitano attorno al mondo del Blockchain si differenziano in base ai compiti che hanno all’interno del processo di sviluppo di questa tecnologia all’interno dell’azienda per la quale operano.
I developer che si occupano di back-end curano la progettazione e lo sviluppo dei software che permettono lo svolgimento delle fasi di integrazione, testing e deployment.
Gli sviluppatori blockchain hanno invece il compito di pianificare e supervisionare i progetti in modo da andare incontro alle esigenze dell’azienda soprattutto in termini di sviluppo app.
Infine gli smart-contract engineer curano gli aspetti relativi agli smart contract, che sono dei protocolli informatici che facilitano, verificano, o fanno rispettare, la negoziazione o l’esecuzione di un contratto.

Quanto guadagna un Blockchain Developer?

Si tratta di una figura professionale indispensabile per tutte le aziende che vogliono operare attraverso sistemi di questo tipo ed è per questo che gli sviluppatori di blockchain in futuro saranno sempre più richiesti. L’offerta di programmatori con una preparazione mirata che ricomprenda tutta quella serie di competenze che servono per operare in maniera corretta nel settore è attualmente limitata e questo giustifica in parte salari piuttosto elevati se rapportati a quelli di un programmatore tradizionale.

Un blockchain developer nei primi anni di carriera nel nostro paese può guadagnare una cifra che parte dai 23 mila sino a un massimo di  30 mila euro l’anno. Invece i professionisti più esperti possono portarsi a casa uno stipendio annuale che può attestarsi attorno ai 50 mila euro. Ma nel resto d’Europa e soprattutto negli States queste cifre tendono a lievitare e neppure di poco. In tal senso, l’ideale per riuscire a monetizzare al meglio le proprie competenze è trovare una soluzione che permetta di lavorare per un’azienda straniera ma in remoto