Il fiume Volturno, la risorsa dimenticata: il Wwf chiede un cambio di rotta alle istituzioni

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Provincia di Caserta – Il “nostro fiume”, per un territorio a vocazione turistica, come più volte dichiarato, dovrebbe essere al centro di una sana politica del territorio provinciale e invece …

“Sottovalutare i benefici nascosti dei fiumi è una minaccia per le economie e lo sviluppo sostenibile”. E’ questo  il messaggio lanciato in occasione dell’apertura della World Water Week, che si è tenuta a Stoccolma dal 26 al 31 agosto. Mentre inondazioni e siccità devastano comunità e Paesi in tutto il mondo, un nuovo rapporto del WWF sottolinea come i fiumi, quando sono in buono stato di salute, siano capaci di mitigare i disastri naturali: tutti benefici “nascosti” che potremmo perdere se si continua a sottovalutare e trascurare il vero valore dei corsi d’acqua.

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Impossibile non fare analogie con il fiume Volturno , il corso d’acqua dolce più importante del Sud-Italia (il suo bacino è vasto 5677 kmq., di cui 3050 spettano al bacino del Calore; la sua portata massima è calcolata a circa 1300 mc., mentre la media è di 82 mc. al secondo) che da anni è al centro di polemiche, controversie politiche, ricerche e progetti fatti di aria fritta, per non dire acqua fresca: sarebbe irriverente nei confronti di un un fiume che in antichità era considerato una divinità .

Il Wwf nel 1990 pubblicò un dossier sullo stato di salute del fiume Volturno, per la prima volta diagnosticato sulla base degli indicatori chimici oltre che biologici, sulla sua storia, e sui potenziali impatti positivi dal punto di vista economico e sociale. Tantomeno poteva mancare la ricerca storica che ci aiutò a stimare, nella sua interezza, la gravità degli scempi perpetrati ai danni dell’ecosistema fiume.

Da allora si sono succeduti progetti, convegni,  unità di crisi , conflitti di competenza tra le varie autorità competenti dal punto di vista territoriale, istituzionale, per enti e chi più ne ha più ne metta.

Il Wwf, intanto, ha continuato, insieme ad associazioni locali, a studiare le dinamiche del fiume, a denunciare abusi, a valorizzarne le caratteristiche  per far comprendere alle popolazioni e alle amministrazioni locali il potenziale economico e sociale producendo una letteratura invidiabile in merito all’importanza dei fiumi ( https://www.wwf.it/il_pianeta/impatti_ambientali/acqua/ ).

Il “nostro fiume” invece (dopo oltre 25 anni di presenza continua insieme ad altre  associazioni, non ultima La campagna WWFLiberafiumi 2010) deve fare i conti con un’altra sconfitta e ancora oggi siamo a registrare l’ennesimo fallimento delle istituzioni in quanto, ancora una volta, nel caso specifico nel comune di Capua, denunciamo e segnaliamo l’immissione diretta nell’alveo del Volturno,di 9 scarichi fognari, abusivi,  e di  uno scarico proveniente da aziende zootecniche.  La denuncia fu effettuata dai volontari della Vigilanza Ambientale del Wwf Caserta Oa su segnalazione di cittadini del posto nell’autunno del 2017.  Nel luglio 2018 abbiamo appreso che finalmente l’ARPAC è stata incaricata dalle autorità competenti a fare dei sopralluoghi ed analisi per verificare la veridicità di quanto denunciato dai volontari del Wwf, dei volontari dell’ Associazione Kajak Volturno e dall’ENPA.

Premesso che la febbre non si cura con un termometro, lo sanno anche i bambini, ma alcune domande sorgono spontanee a tutti i cittadini, che rispettano e amano la nostra provincia, gradirebbero una risposta:

  • che fine ha fatto il Patto del fiume Volturno?
  • i sindaci dei comuni che insistono sul Volturno, in concreto, cosa hanno prodotto negli ultimi 30 anni?
  • è mai possibile che una potenziale risorsa resti, per molti tratti, oggetto di sversamenti di canali fognari a cielo aperto, senza che si prospetti, in tempi ragionevolmente brevi,  un minimo intervento di controllo per evitare sversamenti incontrollati e fuorilegge per il conseguentemente di ripristino dell’ecosistema fluviale che nonostante tutto resiste ad aggressioni di ogni tipo?

Il Wwf continuerà a fare la sua parte, ma sinceramente siamo stanchi di proclami, gradiremmo risposte certe e un cronoprogramma trasparente e ragionevole, chi è pronto , si faccia avanti.