Fontana Margherita

Fontana Margherita

La Fontana Margherita, o del Canestro, è la prima che si incontra percorrendo il Parco dall’ingresso della Reggia. Tra le sei fontane è quella decorata in maniera più “modesta”, poiché presenta unicamente una decorazione che richiama l’intreccio di un cesto. La Fontana dei Delfini è invece più maestosa ed è caratterizzata da un laghetto circolare, ornato dalla scultura di Gaetano Salomone: due delfini che fiancheggiano un mostro che ha testa e corpo di delfino ma presenta braccia ed artigli. Segue La Fontana di Eolo, che incarna pienamente i grandi progetti che il Re e Vanvitelli avevano in mente per Caserta: ampia 470 metri e profonda tre , raccoglie un volume di 32.000 metri cubi d’acqua che arrivano direttamente dal Canalone.

Percorrendo l’emiciclo il visitatore può osservare il palazzo del Dio dei venti, tra archi e porte posti dietro la cascata d’acqua. I rilievi della facciata del palazzo sono opera di Angelo Brunelli, Paolo Persico, Gaetano Salomone, Tommaso Solari e Andrea Violani e rappresentano “Lo sposalizio di Tetide e Peleo”, “Il Giudizio di Paride”, “Giove e le tre Dee”, “Lo sposalizio di Paride”. La balaustra della fontana presenta schiavi scolpiti, alcuni dei quali incatenati a coppie (“forse il ricordo di quelli che lavorarono al Palazzo”, afferma il Soprintendente Jacobitti in una sua opera), che si affaticano sorreggendo enormi e pesanti conchiglie. Al centro della vasca sono posizionate invece diverse statue di ninfe e di giovani.

“Quella di Eolo – ricorda Antonio Marotta – è l’unica fontana del Parco che non fu completata. Nel suo specchio d’acqua, infatti, non fu mai collocato il colossale gruppo di Eolo e Giunone che il re aveva commissionato”.