Al Vestibolo si accede da una delle rampe laterali dello Scalone. Esso è a pianta ottagonale e viene illuminato da quattro ampi finestroni: è proprio la luce, insieme alle numerose decorazioni, a donare alla parte centrale del Vestibolo un movimento circolare. I pilastri e le colonne ripercorrono fedelmente la pianta del piano sottostante, ma questo particolare è visibile solo facendo molta attenzione e non facendosi distrarre dai giochi di arte e colori.
Secondo le ricostruzioni storiche , fu lo stesso Vanvitelli ad attribuire (come risulta da una lettera al fratello Urbano) a questa parte dell’edificio il nome “Vestibolo”: inizialmente doveva essere solo la zona dove terminavano le scale, ma data la sua bellezza architettonica Carlo di Borbone e la moglie, che lo videro in una visita a Caserta nel settembre 1759, spinsero affinché venisse chiamato “Vestibolo della Cappella”, anche se poi in seguito è sempre stato definito comunemente Vestibolo.
Il parere del Re cambiò anche l’idea di Vanvitelli, che dieci anni dopo la visita di Carlo fece interrompere temporaneamente i lavori in corso nelle altre zone dell’edificio per completare la volta del Vestibolo, la cui realizzazione era ritenuta in quel momento dall’architetto di primaria importanza.