E’ già trascorso un anno dal primo caso in Italia di paziente affetto da Covid-19 ed in questi giorni abbiamo l’impressione di essere tornati al punto di partenza, con nuove varianti del virus, una campagna vaccinale che procede a rilento ed una crisi economica senza precedenti.
Ed infatti ci ritroviamo settori lavorativi completamente bloccati (palestre, impianti sciistici, settore spettacolo, teatrale, museale e affini) ed altri soggetti a continui apri/chiudi snervanti (ristoranti, bar e affini).
In questo frangente tanti sono coloro che si sono sentiti lesi nella loro dignità, abbandonati dallo Stato ed oberati di debiti: purtroppo alcuni di questi, forse un po’ più fragili, hanno deciso di farla finita, stanchi di un sistema che stabilisce discrezionalmente le priorità.
L’ultimo in ordine di tempo è un giovane imprenditore padovano del settore spettacolo, che si è tolto la vita proprio nella sede della sua azienda, la Hubble eventi di Cinto Euganeo: la vittima non ha lasciato alcun biglietto ma il luogo scelto per il gesto estremo vale più di mille parole; d’altronde il settore spettacolo è quello tra i più colpiti dalla pandemia, il problema principale è che a mesi di inattività non sono stati predisposti aiuti strutturali adeguati a fronteggiare mancanza di liquidità ed altri prevedibili mesi di inattività.
Un altro che ha scelto di togliersi la vita nella sua azienda è un imprenditore di Carinaro (nel casertano) del settore calzaturificio, il quale si è visto azzerare tutte le commesse a causa della pandemia.
Stesso epilogo funesto, la scorsa estate per un ristoratore fiorentino che ha deciso di suicidarsi nel suo locale nel quartiere di Santa Croce, esasperato dall’incertezza vigente e dalla beffa di non poter operare, pur essendo tra coloro che hanno investito in sicurezza.
Purtroppo l’elenco di vittime da crisi economica da Covid è lungo e pur non potendo elencarvelo tutto, porgiamo la nostra vicinanza alle famiglie coinvolte e chiediamo a gran voce alle Istituzioni di non rendersi complici di altre tragedie simili, di predisporre interventi strutturali adeguati poiché tutte le categorie di lavoratori sono in egual modo necessarie e nessuna di esse deve essere mortificata.