La calda voce di Virginia Mancaniello rende magica l’atmosfera dell’ARIA Just Breathe di Latina

La calda voce di Virginia Mancaniello rende magica l’atmosfera dell’ARIA Just Breathe
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Sabato sera, nella splendida ed esotica location del giardino dell’ARIA Just Breathe di Latina, affezionati soci e fortunati ospiti hanno potuto godere di una performance artistica unica con il “Virginia Mancaniello 4tet” composto dalla cantante Virginia Mancaniello, Antonello Altieri al sax, Raffaele Ranieri alla tastiera e Leonardo de Lorenzo alla batteria.

La formazione è napoletana, anche se la vocalist risiede in Romagna, mentre lo stile, gli arrangiamenti e le improvvisazioni sono a cura del tastierista, il quale adotta per il suo strumento una parte cantabile dedicata alla mano destra ed una parte di supporto ritmico dedicata alla mano sinistra che funge da basso anche nella sonorità specifica.

Dai ritmi blues e jazz, uniti alla bossa nova ed al ritmo di beguine nasce l’idea di una commistione tra la canzone napoletana classica e la jam session da ascoltare in assoluta tranquillità, in un’atmosfera legata all’incontro, all’aperitivo oppure comodamente seduti in un ristorante, come è appunto avvenuto qualche sera fa.

Virginia Mancaniello esprime tutto il suo amore per Napoli attraverso la sua voce ammaliante e unica. La cantante di origini campane ha all’attivo numerosi concerti e collaborazioni artistiche. All’ARIA Just Breathe di Latina si è esibita in quartet con artisti con cui ha già avuto modo di collaborare.

Abilmente intrecciati, sia i ritmi che le melodie proposte dai musicisti, i motivi riconducono ai temi più famosi e ricorrenti nelle canzoni napoletane: un lui e una lei, il mare, la nostalgia, l’amore non corrisposto, il tradimento, la bellezza dei paesaggi.

Da “Anema e core” che ha aperto la serata, a “Indifferentemente“, “Reginella“, “Voce ‘e notte“, “Era de maggio“, “Core ‘ngrato” alla famosissima “Resta cu mme“, celebrata dal grande Modugno. I vari brani si sono articolati con un incipit strumentale, improvvisativo, per passare poi all’interpretazione squisitamente personale di Virginia, dialogando con i vari strumenti.

Caldo e suadente il sax, sapientemente sviluppate le parti pianistiche, percussioni sempre incisive e definite hanno fatto da tappeto sonoro ad una voce delicata e al tempo stesso profonda e sicura sulle note tenute.


Il programma è poi proseguito con “I te vurrìa vasà“, “Luna rossa“, quadri tipici della Napoli d’un tempo, “Oi Marì“, “Quann’ mammeta t’ha fatto“, “Dicitencelle vuie“, “Malafemmina“(del grande Totò), “Munastero e Santa Chiara” struggente e dolcissima.

I quattro musicisti sono molto affiatati tra loro e, come lo stesso tastierista ha dichiarato, danno il meglio quando e si trovano a proprio agio quando si esibiscono in un ambiente accogliente e pronto all’ascolto, dove spesso si trovano ad improvvisare e sperimentare nuovi effetti sonori: infatti la serata di sabato ha offerto tutte queste caratteristiche.

Non poteva mancare “Tu sì ‘na cosa grande“, “Torna a Surrriento“, “O surdato nnammurato” (nella originale versione lenta) e “Luna caprese“, una pennellata dedicata alla luna, spesso complice di serenate.

Tra la degustazione dell’ottima cena preparata dallo chef dell’ARIA e la brezza leggera di un’estate appena cominciata, l’esibizione del “Virginia Mancaniello 4tet” ci ha davvero fatto sognare.

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