Caserta – Sabato 17 febbraio ore 20,30 e domenica 18 febbraio ore 18,30 il Piccolo Teatro Cts di via Louis Pasteur a Caserta sarà in scena la compagnia Riflessa In Uno Specchio Scuro con lo spettacolo NEL NOME DEL PADRE di Luigi Lunari con Stefano Persiani e Maria Giordano per la regia di Andrea Carraro. Queste le note di regia: In un luogo indefinito,due giovani,un uomo e una donna,si incontrano (ma non sappiamo se è la prima volta) per mettere a confronto le loro esperienze di vita.
Si capisce che sono già morti e che si preparano ad un prossimo appuntamento per non si sa dove. Non appartengono allo stesso rango sociale e il loro bagaglio culturale è diversissimo;’parlano lingue diverse: lui è italiano, lei è americana. Ma allora che cosa hanno in comune? Ambedue hanno difficoltà di adattamento agli usi e costumi della società in cui vivono; ma i loro padri, nelle rispettive comunità, rivestono ruoli importantissimi. Il dubbio che accompagna tutto lo spettacolo è se i due figli siano un problema per i loro padri, oppure, al contrario, se i due padri siano stati il problema dei figli.
Luigi Lunari, autore del testo, provvede ad informare dettagliatamente il pubblico delle motivazioni tremende che portano alla decisione di escludere i giovani da una vita normale. Sarà il pubblico a trarre delle conclusioni e prendere le difese dei padri o dei figli. Nella saga della dinastia più celebrata d’America, i Kennedy, Rosemary è stata prima sepolta viva in un istituto per ritardati mentali, poi quando la sua esistenza non poteva più essere negata, dopo l’elezione a Presidente degli Stati Uniti di suo fratello John – è stata trasformata in un simbolo della munificenza e pietà cattolica della sua famiglia. Per anni un silenzio totale ha coperto la sua vita, ma, quando l’esistenza di questa donna, lobotomizzata all’età di 23 anni, divenne pubblica, la famiglia ritenne giusto trasformare la Fondazione Joseph Kennedy Jr. in Fondazione Rosemary Kennedy, un ente benefico a favore dei ritardati mentali.
Crediamo che il percorso di vita di Rosemary suoni in forte contrasto con tutto ciò. Come altrettanto infelice fu Aldo Togliatti,figlio di Palmiro Togliatti, politico italiano comunista,perseguitato, esule in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale e, dopo, il più importante segretario politico del Partito Comunista Italiano. Aldo nasce, quando suo padre è rinchiuso in carcere; vive un’infanzia disgraziata e vagabonda, sballottato dal padre e dalla madre, Rita Montagnana, tra Mosca e Parigi.
Nonostante una giovinezza passata tristemente, affidata a gente che aveva altro a cui pensare, cresce coltissimo e con particolari attitudini scientifiche, quali l’ingegneria, lo studio dei numeri, gli scacchi e la conoscenza di quattro lingue. Ma, i medici, Aldo soffre di “schizofrenia con spunti autistici“; ed allora meglio proteggerlo, isolandolo in una clinica per malattie mentali di Modena, senza la necessità di indicarlo con il cognome “Togliatti”. Joe Kennedy e Palmiro Togliatti hanno la necessità comune di nascondere l’esistenza di figli,come dire,”imbarazzanti“. Ma l’insicurezza di affrontare l’opinione pubblica di chi è? Dei padri o dei figli? C’è un particolare momento di vita che accomuna Rosemary e Aldo.