Una festa delle donne insolita, diversa, non celebrata come si è soliti fare tra eventi, cene, uscite con le amiche e quattro chiacchiere fuori con il simbolico mazzo di mimose.
Infatti quest’anno non ci saranno grandi festeggiamenti: per l’emergenza Coronavirus sono stati sospesi tutti gli eventi, le manifestazioni, gli incontri, i dibattiti sui temi che ruotano attorno alla donna, come i cambiamenti, la maternità, il lavoro e altri molteplici aspetti che investono da vicino la figura femminile.
A Santa Maria Capua Vetere, per esempio, erano state promosse dall’amministrazione comunale due giornate di condivisione, confronto e prevenzione, in collaborazione con le associazioni cittadine per celebrare questa festa attraverso la rinnovata edizione de “La forza delle donne”, avviando concreti e significativi momenti di riflessione e dibattito.
Ma, sebbene sia quanto mai opportuno attenersi alle disposizioni ministeriali e dunque rispettare le norme, oggi 8 Marzo è pur sempre la Festa della Donna, che è fondamentale e ricorre proprio per ricordare il ruolo che questa figura ricopre oggigiorno, le conquiste sia sociali che politiche raggiunte, gli obiettivi realizzati, ma anche e purtroppo le discriminazioni di cui tante donne sono state e sono tuttora vittime in molti paesi del mondo.
Celebrare questa festa (che si tiene negli Stati Uniti d’America a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911, in Italia dal 1922) è fondamentale per far capire che essere donna, madre, moglie e lavoratrice contemporaneamente non è sempre facile, a volte ci sembra addirittura impossibile…Tuttavia la consapevolezza di aver superato ostacoli e raggiunto determinati obiettivi deve spingere tutte noi donne a mettere a tacere i nostri dubbie e le nostre perplessità, ma soprattutto stimolare la volontà e il desiderio di sconfiggere qualsiasi limite che possa inficiare il nostro modo di essere e la nostra meravigliosa e variegata personalità.