Cinzia Toscano: dal Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali di Capua a “L’Assenza” delle vittime Covid

La fotografia di Cinzia Toscano: dal Centro di Ricerche Aerospaziali di Capua all'
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E’ stata dedicata a Cinzia Toscano la serata d’autore organizzata dall’ Associazione fotografica Imago sulla piattaforma zoom ieri sera alle 21:15.

E sono state tante le domande e le curiosità alle quali ha dato risposte Cinzia Toscano, laureata in Fisica e responsabile del  laboratorio di Controlli Non distruttivi del Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali di Capua, raccontando la sua passione per la fotografia.

amica

Nata a Pomigliano D’Arco quarantasei anni fa e, per amore e lavoro, residente a Caserta da quattro, Cinzia Toscano si è fatta già notare negli ambienti della fotografia professionale, nonostante continui a rimarcare le motivazioni che da sempre muovono le sue scelte extra lavorative, la necessità di esprimere se stessa “oltre” e tirare fuori un modo di sentire le cose per condividerlo con chi ha voglia di fermare lo sguardo su una sua fotografia.

Una passione che negli anni Cinzia ha approfondito, puntando su temi come il fotogiornalismo con Mario Laporta, la fiction photography con Guia Sara Besana, le “luci del cinema applicate alla fotografia”  con Graziano Panfili, ed il “ritratto” con la fotografa brasiliana Luana Fisher presso la scuola Lens Escuela de Artes Visuales di Madrid.

E le gratificazioni non sono mancate: nomination al 13esimo International Color Awards 2020 nella categoria “Fine Art” amatoriale, semifinalista nella categoria Portrait amatoriale all’Head On Photography Award 2020, medaglia d’oro nella categoria “Buildings” al Maghreb Photography Awards 2020, medaglia di bronzo nella categoria “Nature” al Maghreb Photography Awards 2020, e nomination  come fine art photographer categoria amatoriale agli Spider Awards 2020.

Grande interesse ha suscitato la sua partecipazione al concorso nazionale 2020 indetto da PartiSolution col tema “L’Assenza” dove Cinzia Toscano è arrivata tra i finalisti del progetto “In assenza del corpo”, e con le stesse foto è stata selezionata per il premio internazionale Passpartout Prize 2021.

Un progetto che prende il titolo da un articolo di Annalisa Camilli, pubblicato su “Internazionale” lo scorso ottobre, che racconta le vicende di una donna che ha perso il padre durante i giorni più duri di epidemia da Covid-19 a Bergamo. E quello del padre è uno dei tanti corpi che è stato portato via dalle camionette dei militari, non si sa dove.

In una intervista rilasciata a Il Mattino, Cinzia Toscano spiega: “Quella storia mi colpì profondamente e di quella emozione provai a cercarne la forma con l’obiettivo della mia macchina fotografica.

Iniziai così a fotografare oggetti, sperimentando un genere, quello delle  nature morte, per me assolutamente nuovo. Non oggetti qualsiasi ma quelli cristallizzati nell’attimo dell’ultimo utilizzo, lasciati a casa prima di correre in ospedale e che poi, rivisti in seguito, diventano un modo per riportare alla memoria la presenza della persona amata, non più visibile agli occhi“.

E da allora di storie di sopravvissuti al Covid Cinzia ne ha lette tante altre, affidate alla pagina facebook ed al sito del gruppo “Noi denunceremo”, nato in maniera spontanea per raccogliere le testimonianze dei parenti delle vittime e denunciare gli errori commessi da chi aveva gestito la crisi.

E ha iniziato a fotografare oggetti, non qualsiasi e non solo quelli presenti in casa, ma effetti personali riconsegnati ai parenti di chi non ce l’aveva fatta.

La fede lasciata sul comodino, per esempio, i guanti paterni, il rosario della nonna, il posto dove si guardava la televisione, le parole crociate con l’ultimo messaggio della mamma, l’orologio del padre, la mimosa mai donata, il telefono che non dà notizie. Insomma cose piccolissime che parlano di dolore ed affetti che non ci sono più.

Perchè, come diceva Andy Warhol, “la cosa migliore di una fotografia è che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno“. E se le persone amate scompaiono, allora è ancora più vero.