Il seminario di formazione sulla “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, organizzato il 3 dicembre 2018 nell’aula magna del Liceo Manzoni di Caserta, è stato un evento di grande rilievo per diffondere la cultura come fattore di conoscenza e di coesione sociale, di cittadinanza democratica. Tanti docenti ed alunni hanno seguito con grande attenzione ed interesse una manifestazione ricca ed intensa, carica di emozioni e di passione, tra letteratura, poesia e scienza.
Dopo i saluti della dinamica Dirigente Scolastica Adele Vairo, che ha ringraziato tutti partecipanti, il coordinatore delle Piazze del Sapere Pasquale Iorio (promotore dell’evento in collaborazione con il CTS della scuola) ha evidenziato il carattere particolare dell’incontro, in primo luogo per il suo valore pedagogico, che in qualche modo ha squarciato la coltre di indifferenza e di incompetenza che ancora domina tra le istituzioni e gli amministratori locali su tematiche così delicate. A ben vedere – come ha rilevato nel suo intervento Vitaliano Ferrajolo, Presidente di LPH – sta proprio qui il principale divario tra il Sud ed il resto del paese: nelle barriere culturali ed architettoniche che impediscono a tante persone di poter esercitare i loro diritti, a partire dai bisogni primari (nella suola, nella sanità, nei trasporti, nella vita quotidiana), con il rischio di rimanere sempre più emarginate. Con lui era presente in sala anche Carla Cuomo, rappresentante della associazione non vedenti a testimoniare il ruolo del mondo del volontariato e del terzo settore.
Su questi temi si sono soffermati gli interventi degli esperti: lo psicologo Elpidio Cecere che ha affrontato il tema “Comunicare la disabilità” e la docente Anna Dello Buono, coordinatore GLI dello stesso Liceo Manzoni, che si è soffermata sulle più recenti normative in materia di educazione sia scolastica che familiare.
Gli elementi più innovativi ed emozionanti sono stati vissuti con le narrazioni e le testimonianze di alcune giovani (spastiche), che con la cultura e la scrittura stanno combattendo le loro battaglie quotidiane di riscatto umano e di partecipazione. Entrambe hanno presentate le loro opere: di narrativa quella di Maria R. Ricci, con il suo libro di racconti e ricordi autobiografici “Abilmente, il coraggio di non arrendersi”; di poesie il volume di Grazia Sposito “L’urlo dell’anima”. I loro interventi – toccanti e stimolanti – sono stati letti dalla madre e da una studentessa. La manifestazione si è conclusa con la lettera inviata da Katia Girolametti, la giovane “madre guerriera” (come lei si autodefinisce) di Daniele, il figlio vittima di autismo, la cui storia viene raccontata in modo esemplare nel bel volume dal titolo ironico”. “N° 5. Non è né un profumo né un mambo”, ma una stanza di ospedale. Come ha sottolineato oggi il Presidente Mattarella, in queste occasioni si possono esprimere i talenti di tante persone “diversamente abili”, della loro volontà di riscatto umano e civile.