Viva ‘O Re, una serata identitaria dedicata al Regno delle Due Sicilie
Torre Del Greco, Castel Morrone, Scario, San Giovanni a Piro, la musica di Franco Iodice, in arte Bottarte Tharumbò questa estate continua a girare nella provincia di Caserta, in Campania, e nel Sud del Paese.
Mille sfumature, la musica dei Bottarte suonerà anche per una serata di musica identitaria borbonica, il 6 luglio al Lido La Conchiglia dei fratelli Giuseppe e Davide Lunella a Torre del Greco.
Si parlerà dei lager “italiani” da Fenestrelle al Lombroso. Una serata a cura di Bottarte Tharumbò, con la presentazione delle bandiere in onore dei “Soldati delle Due Sicilie”, tratta dalle opere di Giovanni Russo e AnnaPaola Raia.
Relatori il professor Vincenzo Gulì e l’avvocato Ennio Apuzzo. Organizza la brigata borbonica tdg. Presenta e modera Nicola Monacella.
Ai presenti saranno distribuiti in omaggio biglietti della Lotteria Borbonica
Ad animare lo spettacolo il BOTTARO di Portico di Caserta Tharumbò che canterà canti Borbonici ed alcuni suoi brani della tradizione musicale popolare campana.
Di seguito il testo di una delle canzoni presentate
Al mio vero RRÈ
‘I ‘llucche
ndò viento,
i spare
chi steva rubbà.
Senza pietà
pronto se piglià
chi ndà vita
vuleva sempe
aizà.
W O RRÈ
alluccavano
pà libertà.
“Viecchie giuvane, guagliune
mureveno a uno a uno, senza colpa
senza cchiù padrone.
W RRÈ Borbone”.
‘O Piemontese
arrubava senza
ragione,
fuoco e morte.
Muorte e fuosse
tutti dinte fosse
senza nome,
senza il giusto onore.
Nuje oggi “Simme”
o rieste e RÈ Borbone.
Simme Brigante
e simme liune
dinte a stù Munne
scetateve guagliune.
Ò vero SUD
se sta’ scetà
ra chi a fatte tutto
pò fà tradì.
Tharumbò è un artista a tutto tondo, 53 anni, 40 di questi vissuti per la musica, la sua prima canzone scritta da ragazzino, ad appena 11 anni. Nella sua musica c’è la storia di questa terra, l’arte dei bottari, che egli stesso promuove con il suo gruppo, 13 elementi, 13 musicisti tra Portico e Napoli per formare i Bottarte Tharumbò.
“Sono un bottaro per tradizione – ci racconta Franco – l’arte dei bottari è antica, risale all’800 e si tramanda di padre in figlio. Così a me l’ha tramandata mio nonno, da ragazzino mi incantavo a sentire mio nonno suonare e mia nonna cantare quelle musiche popolari che ci rappresentano ancora. Così è nata la mia passione, la mia vocazione. Suono praticamente da 40 anni, ho fatto un lunghissimo giro perchè non ho mai amato seguire i canali classici quelli imposti dal sistema, suono per amore”.
Vincitore di Castle Fondi Music Festival 2019 premiati dal Maestro Enzo Campagnoli, direzione artistica Cinzia Cella, Costel Preda, Luigi Zimmitti con il suo brano “Pizzica del Tharumbò”
Del premio Premio Mia Martini, sezione “Etno Song” per la Musica Popolare e d’Autore col suo brano “Tarantella di Castagnette” premiati dal Storico ed Unico “Nino Romeo”.
Il gruppo:
Canto
Franco Barzetti
Percussioni
John Jones
Basso
Camillo Chianese
Fisarmonica
Angelo Ciaramella
Chitarra Cl/Batt.
Mario Roggiero
Tammorra
Carmine Iodice
CapoBattuglia
Luigi Palmieri
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