La rabbia di De Luca: “Siamo la regione più penalizzata d’Italia. Manteniamo il blocco, il virus non è scomparso”

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Dopo le ultime decisioni e dichiarazioni che erano sembrate più morbide e mirate ad un allentamento delle briglie, cambia nuovamente tono il “punto della situazione” del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, si torna alle maniere forti.

La fase 2 è molto più complicata perché abbiamo mille interessi in campo da governare. In Italia si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo generale, psicologico e politico, che va dalle istituzioni ai cittadini. Si riapre il 18 maggio – ha detto De Luca – perché abbiamo cominciato a riaprire le attività economiche il 4 maggio e i tempi di incubazione del virus sono di 14 giorni, quindi aspettiamo fino al 18 per vedere se la riapertura determina nuovi focolai di contagio. Era un ragionamento semplice e comprensibile, ma questa data del 18 e il suo significato sono completamente scomparsi“.

Misure diverse per ristoranti e attività balneari

E ancora: “La Campania prenderà misure diverse per quanto riguarda la ristorazione e le attività balneari, per dare ai ristoratori il tempo per prepararsi ritengo che sia necessario aprire tutto il giovedì e non lunedì, perché lunedì non ci sarà neanche il tempo per fare la sanificazione dei locali.

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Solo oggi pare che verranno date dal governo le linee guida per le attività economiche di vario tipo – ha spiegato De Luca – fino a oggi abbiamo avuto solo le linee guida dell’Inail che sono incompatibili con alcune attività economiche.

Il Governatore ha sottolineato che “La Regione vuole aprire il 90% ristoranti, aprire tutto, ma per arrivare a questo risultato dobbiamo approvare misure diverse come Regione, puntare ad avere una distanza di un metro tra i clienti, ma per averlo stiamo elaborando un protocollo di sicurezza che prevede la collocazione di pannelli protettivi tra un tavolo e l’altro, di plexiglass, di vetro o di plastica lavabile, l’importante è che non sia materiale poroso

Blocco nordista contro la Campania

Il presidente ha poi anche ricordato che: “La Campania è la regione più penalizzata d’Italia e lo Stato italiano dovrebbe vergognarsi rispetto a questo dato indegno di un Paese civile. Nessuna coalizione politica ha fatto niente, di centrodestra o di centrosinistra. C’è un blocco di interessi nordista che ha prevalso su ogni regola di civiltà e di correttezza.

Siamo la regione d’Italia che riceve meno soldi di tutte nel riparto del fondo sanitario nazionale. Riceviamo pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto del Veneto, 40 euro in meno rispetto alla Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania è depredata ogni anno di 350 milioni di euro lo Stato italiano dovrebbe vergognarsi di questo“.

Nel periodo dell’epidemia si è aggiunta una ulteriore penalizzazione: la Campania ha ricevuto meno tamponi di tutte le regioni d’Italia. Alla Campania è stato trasferito un tampone ogni 50 abitanti, al Veneto uno ogni 15, al Piemonte uno ogni 19, alla Lombardia uno ogni 21, all’Emilia uno ogni 22 e al Lazio uno ogni 25. Un mese fa ho dovuto fare il pazzo perché non arrivavano neanche le mascherine Ffp2 e Ffp3 che servivano al 118 per curare gli ammalati. Anche sui dispositivi di protezione individuale la Campania ha ricevuto un terzo di quello che è stato mandato ad altre parti d’Italia“.

In Campania non si Entra

E infine, De Luca ha ricordato che “dal 4 maggio a oggi dal Nord sono arrivate quasi 25mila persone e non sappiamo ancora quale sarà l’evoluzione dal punto di vista del contagio. Faremo un controllo attento per cercare, per quanto umanamente possibile, di garantire ai nostri concittadini le massime condizioni di serenità. Quindi manterremo l’impedimento ad entrare in Campania, almeno per questo mese non si può entrare se non per motivi di lavoro o salute. Chi va alla ricerca di affetti stabili e dei rapporti con gli amici avrà la bontà di aspettare altri 20 giorni e di non darci fastidio. I controlli resteranno in vigore ai caselli autostradali, alle ferrovie e all’aeroporto di Capodichino almeno fino a fine maggio“.

“Il governo ha detto che darà margine alle Regioni di maggiore flessibilità: è una stupidaggine – ha poi aggiunto De Luca – se non blocchiamo la mobilità tra regione e regione il contagio rischia di esplodere in tutta Italia. Manterremo questo vincolo per tutto il mese di maggio, poi vedremo“.

Coronavirus, il punto della situazione

? #CORONAVIRUS, Fase 2: in streaming il punto della situazione sui contagi e sulle importanti decisioni in vista della ripresa di lunedì.

Posted by Regione Campania on Friday, May 15, 2020