La rete Mettiamoci in gioco lancia l’appello contro la ludopatia, aderiscono diversi candidati

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La rete “Mettiamoci in Gioco” in collaborazione con APE “Le Piazze del Sapere” e i giovani del progetto “Live in Italy” ha promosso e organizzato nella giornata di ieri 22 febbraio un incontro presso l’Enoteca Provinciale di Caserta in cui è stato possibile confrontarsi con alcuni dei candidati alle prossime elezioni per la Camera ed il senato nei collegi casertani a proposito di un tema importante quale quello della prevenzione e del contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia. Dall’evento, che si è inserito nell’ambito delle attività avviate con l’apertura del Laboratorio di Partecipazione e di cittadinanza, è emerso come il fenomeno del gioco sia considerato uno dei più devastanti per la nostra società.

Al termine del dibattito i candidati presenti hanno aderito all’appello e si sono impegnati a sottoporre, qualora venissero eletti, il problema ai propri gruppi di riferimento, chiedendo inoltre di promuovere una adeguata campagna di sensibilizzazione e informazione. I candidati presenti erano Gianni Cerchia e  Citoyenne Mena Diotato (LeU); Camilla Sgambato e Stefano Graziano (PD), Pio Del Gaudio ed Adele Vairo (FI), Raffaela Pignetti (Insieme) e Nicola Grimaldi (M5S).

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L’obiettivo dell’iniziativa e dell’appello lanciato a livello nazionale è quello di approvare una legge nazionale che regoli il gioco d’azzardo. Una legge che per la Rete “Mettiamoci in gioco” deve essere basata su quattro punti fondamentali: divieto di pubblicità legate al gioco d’azzardo sui mass media e nei luoghi pubblici; riduzione per almeno un terzo dell’offerta complessiva legata al business del gioco; tutela della salute dei cittadini a discapito delle entrate, con la possibilità da parte di Regioni ed Enti di regolare autonomamente orari e luoghi in cui consentire il gioco d’azzardo; e infine il diritto alla cura, da garantire destinando più risorse per l’assistenza di persone affette da ludopatia e per l’attivazione di opere di prevenzione.