Le Regole per Vivere, al Parravano di Caserta il lavoro di Antonio Zavatteri

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Al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta da venerdì 22 a domenica 24 novembre 2019 (feriali ore 20.45, domenica ore 18.00), Gli Ipocriti, Melina Balsamo e Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con Teatro Ambra Jovinelli presentano Le regole per vivere di Sam Holcroft, traduzione di Fausto Paravidino con Elisa Di Eusanio, Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Orietta Notari, Aldo Ottobrino e Iulia Bonagura. Scene Luigi Ferrigno, costumi Alessandro Lai, luci Michele Vittoriano, video Lorenzo Letizia. Il brano Credevo è scritto e interpretato dai Bettedavis. Regia Antonio Zavatteri.

Invece sabato 23 novembre alle ore 18.30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, la Compagnia sarà ospite del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

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Le Regole per vivere è una divertente commedia che prende spunto da una riflessione di tipo psicoanalitico, anzi da un esperimento che vuole rispondere ad una domanda: cosa succederebbe se i principi della teoria cognitivo-comportamentale fossero applicati ad un pranzo di Natale di una famiglia-tipo?

Questi principi altro non sono che…Le Regole per Vivere! Quelle regole che noi tutti utilizziamo, in maniera inconsapevole, per sopravvivere in determinate circostanze come durante un Natale in famiglia.

Nella pièce, solo al pubblico vengono mostrate le “regole” che definiscono i rapporti tra i personaggi che, inconsapevoli di applicarle, ignorano i rischi che potrebbero correre qualora saltasse una regola.

Il palcoscenico diventa, così, un campo minato e, al contempo, un campo di gioco. Per il pubblico, spettatore onnisciente capace di anticipare i risvolti esilaranti del gioco il divertimento è garantito.

Le Regole per vivere mette in scena un pranzo di Natale di una famiglia particolarmente logorata: genitori anziani ormai incrostati di manie e di abitudini, figli non più giovanissimi gonfi di rancore nei confronti di papà e mamma, incastrati in relazioni di coppia a dir poco complicate e frustrati da vite professionali che non hanno avuto il fulgore previsto in gioventù.

Tutti quanti fortemente caratterizzati da modalità di comportamento che fanno di loro delle ‘maschere’ profondamente umane e in cui è molto facile riconoscersi.

L’autrice/scienziata Sam Holcroft riesce a costruire un’impressionante e originale macchina teatrale: mette noi spettatori in una condizione di gioco attivo comunicandoci, con scritte e cartelli, determinate caratteristiche dei personaggi legate a tic e nevrosi che li determinano.

Una sorta di dissezione dei comportamenti e delle relazioni, che produce un’architettura comica di incredibile efficacia. Una festa consueta che pian piano diventa una disastrosa giornata particolare.