E’ stata tra gli ospiti più attesi del Capua il luogo della lingua festival edizione 2022. E lei, Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice cinematografica con oltre 90 film alle spalle e una ribalta internazionale guadagnata con il film “Il Postino” di Massimo Troisi e “Il mondo non basta” della saga 007, ha ricambiato con generosità le attenzioni del pubblico.
Perché lei al festival che da diciassette edizioni celebra i linguaggi della cultura nella città del Placito Capuano, primo documento in volgare datato 960 d.C., è stata fortemente voluta dal direttore artistico Giuseppe Bellone in veste di scrittrice e testimonial dell’associazione “Vite senza paura”, la onlus che dà il titolo al suo ultimo libro edito da Mondadori e che dal 2019dà voce e alle donne che si ribellano alla violenza.
Una battaglia personale e sociale che la Cucinotta porta avanti insieme ad una squadra di donne e professioniste che, a vario titolo, sostengono vittime o combattenti contro violenze fisiche, psicologiche, e contro i pregiudizi di cui è ancora impregnata la nostra società.
Ma prima di incontrare il pubblico del festival, Maria Grazia Cucinotta si è emozionata al cospetto delle “Madri di Capua”, la più ricca collezione al mondo di MatresMatutae, statue votive in tufo risalenti al II secolo a.C. dedicate alla divinità dell’aurora e della nascita, custodite al Museo Campano di Capua diretto da Gianni Solino e dalla presidente Rosalia Santoro.
Poi agli ospiti che gremivano la sala convegni del Museo, Maria Grazia Cucinotta si è raccontata senza risparmio, a partire dall’aggressione subìta a vent’anni e le difficoltà incontrate nel denunciarla, fino alla notorietà e all’impegno di porre la sua notorietà al servizio delle cause per i diritti umani e per la lotta contro i tumori al seno.
L’incontro, moderato dalla giornalista Mariamichela Formisano e dal critico cinematografico Francesco Della Calce, ha rimarcato la collaborazione tra il Capua il luogo della Lingua festival e il Mitreo Film festival di Santa Maria Capua Vetere.
“Tornerò a Capua presto”, ha promesso Maria Grazia Cucinotta prima di salutare la città d’arte che le ha donato le sue produzioni migliori, dalla “Mater Parade” di Roberto Branco a lei ispirata al Conciato Romano di Manuel Lombardi de “Le Campestre”, dai vini di Vigne Chigi di Giuseppe Chillemi alla shopper della linea #SONOSALVO che la giornalista Marilù Musto, insieme all’associazione “La Forza del Silenzio”, ha voluto per raccontare suo figlio e l’autismo attraverso l’arte.
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Servizio fotografico a cura di Aldo Romana