Arriva nelle librerie a settembre 2022 la guida “Pizzerie d’Italia 2023“, edita da Il Gambero Rosso e giunta alla decima edizione. La guida nasce con l’intento di mettere ordine nel vasto mondo della pizza valorizzando il lavoro dei migliori artigiani.
La presentazione della nuova edizione della guida è avvenuta stamattina, giovedì 22 settembre, presso il Palacongressi della Mostra d’Oltremare di Napoli. Al vertice della classifica assoluta “I Masanielli” di Francesco Martucci (Caserta) con 96 punti a pari merito con Pepe in Grani di Franco Pepe (Caiazzo) e due pizzerie della provincia di Verona:” I Tigli” e “Renato Bosco”.
Il locale del maggiore dei fratelli Martucci è stato giudicato recentemente migliore pizzeria d’Italia e del mondo anche da 50 Top Pizza, guida a cura del giornalista gastronomico Luciano Pignataro.
Tra le pizzerie casertane, anche “La Contrada” (Aversa) con 92 punti, “Da Lioniello” di Salvatore Lioniello (Succivo), “I Masanielli” di Sasà Martucci (Caserta), e la pizzeria “Cambia-Menti” di Ciccio Vitiello (Caserta) hanno ottenuto 90 punti ed il massimo riconoscimento, gli agognati “Tre Spicchi“.
“Pepe in Grani”, inoltre, ha ottenuto la Stella, esclusivissimo premio che viene assegnato ai locali che in questi dieci anni hanno sempre ottenuto tre spicchi o tre rotelle. Quest’anno soltanto da 16 pizzerie al piatto e 3 pizzerie al taglio hanno ottenuto la prestigiosa Stella. Pochi giorni fa il maestro pizzaiolo Franco Pepe ha ricevuto a Madrid un altro prestigioso premio, il Best Chef Pizza 2022 Award.
La guida “Pizzerie d’Italia”
Come spiegano i curatori, “Pizzerie d’Italia” seleziona i migliori locali del settore dividendoli in quattro categorie di pizza: napoletana, italiana, a degustazione e al taglio. Il punteggio è assegnato valutando quattro parametri di base della qualità della pizza: lievitazione, farine, materie prime, cottura. Il massimo per salire sul podio è la menzione dei “Tre Spicchi” e delle “Tre Rotelle“.
L’edizione 2023 della guida premia con i “Tre Spicchi” ben 96 pizzerie al piatto e 12 pizzerie al taglio. Complessivamente sono quasi 700 le insegne segnalate in tutta Italia, oltre ad un’appendice delle migliori pizzerie italiane nel mondo, più di 50.
I tempi sono cambiati rispetto alla prima edizione del 2013, quando furono premiate con il massimo punteggio soltanto 25 pizzerie al piatto e 5 pizzerie al taglio. Il matrimonio tra pizzeria ed alta cucina, due elementi che sembravano opposti fino a pochi anni fa, è sancito e consolidato ma la pizza riesce a rimanere comunque un piatto popolare: nella maggior parte delle pizzerie considerate di alto livello, la Margherita rimane al di sotto dei 10 euro.
In un mondo in cui i pizzaioli sono diventati delle celebrità al pari dei grandi chef, è cambiata la consapevolezza intorno al prodotto sul quale oggi si continua ad investe in termini di ricerca, di lavorazione e di materie prime per ottenere una pizza sempre più legata al territorio, sana, ecosostenibile e buona da assaporare.