Motore ibrido: futuro che appartiene al futuro o al passato? Incentivi statali, bollo, pro e contro

Motore ibrido: futuro che appartiene al futuro o al passato? Incentivi statali, bollo, pro e contro
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Le auto ibride vedono il loro lancio nel mercato automobilistico nel 1997 e si rivolgono per la prima volta al grande pubblico. Da allora la tecnologia si e’ fortemente evoluta e da una accoglienza tiepida che l’aveva caratterizzata al suo esordio e’ riuscita pian piano a divenire un mezzo più democratico e alla portata di molti divenendo recentemente una seria alternativa alla motorizzazione classica.

Il merito va sicuramente accordato anche all’inasprimento della normativa antinquinamento che ha comportato una maggiore applicazione allo sviluppo di nuove e alternative tecnologie negli anni recenti.

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Ora vi spiegherò di cosa parliamo quando parliamo di auto ibride. Diamo innanzitutto una definizione : la vettura ibrida combina in se’ due tipi di motorizzazione: un motore termico che spesso è un motore a benzina o anche diesel e uno o più blocchi motori di tipo elettrico, a completamento di cio’ troveremo una batteria di trazione che si ricarica tramite la frenata rigenerativa. In breve, quando voi frenate o decelerate l’energia cinetica viene convertita in energia elettrica. Una vettura ibrida si avvia tramite il suo motore elettrico e l’alternanza tra le due tecnologie avviene in modo automatico a seconda dell’accelerazione richiesta, dal livello di carica della batteria o alla tipologia di terreno sul quale ci si marcia.

Esistono quattro tipi di configurazione ibrida in base allo schema costruttivo: l’ ibrido di serie, l’ibrido in parallelo e l’ibrido misto.

  • L’ibrido in serie: L’ibrido in serie non è un vero e proprio veicolo elettrico, il motore elettrico infatti è utilizzato unicamente per far muovere le ruote ma e’ il motore a combustione a fornire energia al generatore elettrico, l’energia superflua invece andrà a ricaricare le batterie.
  • Ibrido in parallelo: comprende due tipi di motorizzazione la termica e l’elettrica e sono disposti sullo stesso albero motore, dunque lavorano parallelamente e sono entrambi collegati sulla trasmissione. Il motore termico e quello elettrico in questa fattispecie possono lavorare insieme o in modo alternativo e ciascuno di essi possa essere escluso o addirittura spento. Le vetture full hybrid e plug-in si servono di questo schema che risulta attualmente il più diffuso.
  • Sistema misto o ibrido serie-parallelo combina le caratteristiche dei due schemi citati nella maniera più efficiente.

Una menzione a parte riguarda l’ibrido plug-in, il sistema più prossimo al full electric. Il sistema Plug-in utilizza come sistema di accumulo non la ricarica da frenata rigenerativa ma una ricarica “alla spina”. Le batterie di queste autovetture risultano sono più prestanti rispetto agli altri modelli e possono consentirci spostamenti con il solo motore elettrico per distanza più lunghe, dai 20 a 100 km. Di contro vi e’ che tra le varie tipologie di ibrido questa risulta essere la più costosa e che una volta esauritasi la ricarica della batteria e si passa al motore termico si evidenziano in questa circostanza maggiori consumi di carburante dato dal peso maggiore della vettura stessa. Ultima questione ma non meno importante che potrebbe far propendere o meno per questa soluzione riguarda la capacità di potersi approvvigionare tramite una colonnina elettrica o una presa presso il proprio domicilio o nelle immediate vicinanze.

Auto ibrida: si risparmia sì o no?

Gli aspetti che dovete considerare sono molteplici, le tematiche ambientali sono al centro del dibattito quotidiano e la scelta dell’ibrido risulta essere in linea con una valutazione etica e responsabile verso la eco-sostenibilità. A tal proposito i sostegni finanziari dello Stato che incentivano (eco-bonus, extra-bonus) una scelta in tal senso fanno propendere anche i più reticenti per questo tipo di tecnologia. Un acquisto ‘etico’ come l’ibrido consente anche una maggiore libertà di spostarsi soprattutto nelle grandi città dove i centri spesso sono preclusi alla maggior parte del traffico (blocco del traffico e ZTL) e un risparmio sul parcheggio poiche’ questi ultimi per le auto a motorizzazione ibrida sono gratuiti. Il risparmio più evidente riguarda il rifornimento ovviamente! Rispetto al benzina e gasolio e agli ultimi rialzi dovuti alla situazione economica e alle guerre in corso, si arriverebbe a risparmiare fino a 100 euro al mese, senza per forza fare grosse rinunce (se si ipotizza un utilizzo quotidiano casa / lavoro).

Gli incentivi dello Stato sono sempre garantiti e non solo sull’acquisto della vettura stessa e della rottamazione della precedente eventualmente in possesso ma riguardano altresì l’assicurazione e il pagamento del bollo.

Il bollo e’ una tassa che incide sul possesso di auto e moto immatricolate in Italia e iscritte regolarmente al PRA (pubblico registro automobilistico). Il bollo ha durata annuale e ha un valore che varia in base alla potenza del motore della vettura in kiloWatt, la regione in cui risiede il proprietario del veicolo, alla categoria dell’auto e alla classe (categoria ambientale). Tutti i veicoli motorizzati devono pagare il bollo, tuttavia talune Regioni hanno previsto delle esenzioni di cui possono beneficiare sia le auto elettriche che le auto ibride al fine di incentivarne l’acquisto. La normativa varia da Regione a Regione.

Al momento dell’acquisto di una vettura equipaggiata di un motore ibrido dovete considerare al pari dei numerosi vantaggi anche gli altrettanti svantaggi i quali riguardano piuttosto le performance che il futuro acquirente si attende. I limiti e gli svantaggi di questa tecnologia riguardano appunto i caratteri essenziali della tecnologia stessa, colui che si sposta principalmente in autostrada o che non ha nelle proprie prossimità una colonnina di ricarica non trarrà un vantaggio da tale acquisto. La velocità elevata che si deve sostenere in autostrada o tangenziale correlata al peso maggiore del mezzo stesso comportano un maggiore consumo di carburante e un non risparmio in fin dei conti.

In definitiva l’acquisto di una auto dotata di questa tecnologia comporta valutazioni che spesso non si affrontano sullo stesso piano, bisogna porsi delle domande che riguardano il proprio stile di vita, le attese personali, le esigenze e le emergenze ambientali e non ultimo il futuro dei nostri figli.