Muratore di Casal di Principe scagionato dall’ergastolo, era innocente

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Sedici anni fa Alberto Ogaristo, Muratore di Casal di Principe fu accusato di duplice omicidio nell’ambito delle faide interne al clan dei casalesi e condannato all’ergastolo. Dopo anni di  indagini e ricostruzioni si scopre invece che l’uomo era innocente.

Nel 2002, a Villa Literno, venivano freddati a colpi di arma da fuoco due uomini, Antonio Amato e Telat Qoqu,  vittime di una operazione intestina alla lotta fra fazioni rivali, attiva nella loro stessa zona, in quell’angolo della provincia di Caserta.

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Il povero muratore, arrestato nel luglio del 2006, ingiustamente incriminato ha comunque scontato in carcere quasi un ventennio della condanna all’ergastolo che gli era stato erroneamente inflitto. Fino al 2012, Ogaristo ha vissuto in carcere, da innocente.

Eppure l’epopea di quest’uomo non è finita, ottenuta la libertà, libero da ogni accusa ha giustamente fatto richiesta di risarcimento, ma la Corte ha considerato un falso alibi, immediatamente corretto dallo stesso indagato, elemento ostativo al riconoscimento dell’indennizzo.