Meno cemento più alberi, gridano i cittadini e residenti del quartiere Acquaviva, ma questa battaglia non è circoscritta al solo quartiere, ma all’intera città.
Contro la morte degli alberi dell’Oasi di via Feudo San Martino il quartiere Acquaviva si mobilita per l’ambiente: i bambini dell’Istituto Paritario Arca di Noè hanno disegnato dei bellissimi cartelli per difendere il taglio degli alberi e oltre 80 persone hanno partecipato al presidio del 24 febbraio scorso.
Gli alberi “condannati a morte” sarebbero circa 43 per fare posto all’ennesimo parcheggio. In quella strada di parcheggi già ce ne sono tre e non si capisce che senso abbia farne un altro, con dei fondi che dovrebbero servire a migliorare la qualità dell’abitare – i fondi Pinqua-.
Se si vuole DAVVERO migliorare la qualità dell’abitare non bisogna tagliare gli alberi e costruire ancora ma bensì tutelare il verde e aprire altri spazi e riqualificare i cortili delle case popolari di via Trento: così si migliorano le condizioni di vita dei residenti.
La raccolta firme è partita dunque per difendere insieme il quartiere, la città e l’ambiente. “Siamo cittadini ed associazioni molto preoccupati per il parcheggio che dovrebbe nascere sotto il giardino pubblico del Centro “Oasi” in via Feudo di S. Martino, Rione Volturno/quart. Acquaviva, che rischia di provocare il taglio di decine di alberi. Un parcheggio interrato, l’ennesimo, in una zona che attorno a sé accoglie già altri 8 parcheggi“, recita la petizione.
I soldi per questo parcheggio fanno parte dei 14.5 milioni di Fondi PINQUA: Piano Innovativo Nazionale Qualità dell’Abitare, stanziati per Caserta. Dovrebbero servire a riqualificare le case popolari, impedire altro consumo di suolo, offrire servizi e aprire spazi aggregativi. Il Comune di Caserta li sta progettando per scopi completamente diversi da questi.
FIRMA per chiedere al ministero delle infrastrutture, responsabile del Pinqua, di avviare una verifica sull’utilizzo dei fondi Pinqua del comune di Caserta e di non consentire qualsiasi intervento che preveda il taglio degli alberi, il consumo di suolo e la sua impermeabilizzazione”.
La petizione è promossa da:
Centro Sociale Ex Canapificio ODV,
Comitato Città Viva ODV, Italia Nostra Sez. Caserta, Lipu Caserta, Spazio Donna
Onlus, GreenCare Caserta, ArciCaserta, Uisp Caserta, Lab. Millepiani ODV,
Comitato Villa Giaquinto ODV, Cittadinanza Attiva Caserta, Raido Adventure ODV,
Hermes Roller ASD, Legambiente Caserta, Pax Christi Caserta, Movimento Migranti
e Rifugiati ODV, Kalifoo Ground ODV, Univoc Unione
Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi Sez. Caserta, Uici Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti APS Sez. Caserta, Altra Italia Ambiente.