“Pirandello ieri, oggi e domani” in scena al Piccolo Teatro CTS di Caserta

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Caserta – Non poteva mancare a Caserta l’autore siciliano del teatro “classico”. Infatti nel cartellone del Piccolo Teatro Cts di via Louis Pasteur, è previsto lo spettacolo presentato dalla compagnia L’AR.TE.S. Piccolo Teatro Caligola di Aversa. In scena Alessandra Di Martino, Eleonora Fardella, Sara Bencivenga e Rocco Di Santi. Un libero adattamento e una regia dello stesso Di Santi, per un immaginario viaggio attraverso lo ieri, l’oggi e il domani dell’opera pirandelliana per incontrare le maschere sospese nel recondito intrico de: La Patente ( ieri ), L’uomo Dal Fiore In Bocca ( oggi ), Le Tre Chiavi  liberamente tratto da Il Berretto A Sonagli (e…domani?).

Ne La Patente si narra del personaggio di Chiarchiaro che  si presenta in tribunale perché vuole la patente di iettatore poiché è così che lo vedono tutti quelli che terrorizzati lo incontrano facendo nel contempo gesti scaramantici; e dunque, se così deve essere, è meglio corrispondere a quello che gli altri credono che tu sia come tutti credono. Il giudice D’Andrea, seriamente convinto che la jella non esista, vuole rendere giustizia al pover’uomo così ingiustamente messo al bando dalla società per una  sciocca superstizione ed è quindi disposto a condannare il figlio del sindaco e un assessore, contro i quali s’è querelato per diffamazione Chiarchiaro a seguito degli scongiuri che quelli hanno pubblicamente e sfacciatamente fatti al suo passaggio.

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Mentre L’uomo dal fiore in bocca  ha come protagonista un uomo malato di tumore (il fiore in bocca), quindi quest’ultimo è prossimo alla morte; questa sua situazione lo spinge a indagare nel mistero della vita e a tentare di penetrarne l’essenza. Per chi, come lui, sa che la morte è vicina, tutti i particolari e le cose, insignificanti agli occhi altrui, assumono un valore e una collocazione diversa.

Infine Il Berretto A Sonagli è una commedia, che riprende le tematiche delle due novelle La verità (1912) e Certi obblighi (1912), venne scritta nell’agosto 1916 in lingua siciliana per l’attore Angelo Musco con il titolo A birritta cu’ i ciancianeddi. In questa versione fu messa in scena dalla compagnia di Musco a Roma, al Teatro Nazionale, il 27 giugno 1917. Il nullaosta per la rappresentazione venne dato dalla prefettura di Palermo l’8 settembre 1917. I lavori per la rappresentazione della pièce furono caratterizzati dalle continue tensioni tra Musco ed il professore (con questo nome Musco usava chiamare Pirandello). I conflitti erano dovuti alle diverse aspettative: la commedia doveva, secondo Pirandello, concentrarsi sui paradossi del personaggio e dell’esistenza, mentre Musco voleva, da attore abituato a rappresentazioni brillanti, sottolinearne l’aspetto comico.