“Un’Estate da RE“, la rassegna programmata e finanziata dalla Regione Campania con i fondi POC 2014-2020, organizzata e promossa dalla Scabec in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno, grazie alla direzione artistica del Maestro Antonio Marzullo, è giunta alla sua fortunatissima VIII edizione, conclusasi il 3 agosto con un altro “tutto esaurito”.
Il gruppo italiano di fama mondiale “Il Volo” e il giovane soprano Daria Rybakc si sono esibiti come ospiti ne “La notte delle stelle“, il concerto che Plácido Domingo ha reso magico sul palco del cortile principale della Reggia di Caserta, avvalendosi della preziosa collaborazione dell’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, diretta dal Maestro Marcello Rota. Attraverso le melodie di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Georges Bizet, Ruggero Leoncavallo e altri grandi classici della musica sinfonica, oltre ad alcune perle indimenticabili della canzone italiana, gli artisti hanno duettato tra loro, si sono esibiti come solisti ed hanno trascinato il pubblico in un’emozione corale e partecipata.
Già protagonista nel 2020 della V edizione di “Un’Estate da RE”, il grande tenore spagnolo Plácido Domingo (tra le stelle della celebre Hollywood Walk of Fame) é tornato a far risuonare la propria meravigliosa voce, timbro e potenza riconoscibili in un artista che ha calcato le scene di tutto il mondo, accanto a nomi internazionali, dal Trio Pavarotti – Carreras – Domingo alle interpretazioni dei più famosi personaggi delle opere liriche.
La serata conclusiva della Rassegna lo ha visto sul palco nelle vesti di solista e in duetto con Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, alias Il Volo, il trio di tenori che sta spopolando in tutto il mondo, e con il giovane soprano Daria Rybak. Un incontro, un intreccio di voci, di talenti e di emozioni che si ripropone per la prima volta a distanza di sette anni dal memorabile concerto in cui il Maestro madrileno diresse Il Volo a Firenze (2016), in un indimenticabile omaggio ai Tre Tenori, il sodalizio artistico di cui Domingo ha fatto parte assieme José Carreras e Luciano Pavarotti.
La rivelazione del concerto è stata Daria Rybak, soprano svizzero protagonista del cast della nuova produzione di Aida in scena in questi giorni all’Arena di Verona, che, sulle note dell’Orchestra del “Verdi” di Salerno, la cui direzione magistrale è stata affidata al Maestro Marcello Rota, ha eseguito brani di grande slancio emotivo e finezza espressiva, alternando potenza vocale negli acuti e massima precisione negli sfumati e nelle chiusure. Sia come interprete solista che in duo col maestro Placido Domingo, il soprano ha mostrato sicurezza e padronanza tecnica, ottimo fraseggio e presenza scenica, nonostante la sua giovane età.
Il maestro Marcello Rota, nativo di Nizza Monferrato, ha diretto nell’arco della sua lunga carriera le più grandi orchestre e teatri d’Italia e del mondo (Berliner Philharmoniker di Berlino, National Symphony Orchestra di Washington, Royal Philharmonic di Londra, filarmonica di Mosca, Sydney, Melbourne e Buenos Aires, solo per citarne alcune) e collaborato, tra gli altri, con Andrea Bocelli e Bob Dylan e, con il suo gesto morbido, ma deciso, ha condotto gli orchestrali in andamenti e colorature a volte incalzanti, a volte rallentati, con cambiamenti di andamento e di ritmica repentinamente mutati nel corso dell’esecuzione. Bellissimi gli stacchi conclusivi ed i crescendi.
Il programma variegato ed articolato ha previsto brani orchestrali, arie di opera, come l'”Ave Maria” di Mascagni (Intermezzo de “La cavalleria rusticana”), arie di operetta come “Quando m’en vo'” dalla “Boheme” di Giacomo Puccini, un piccolo repertorio americano tratto da “West side story” di Bernstein e famosi brani della tradizione napoletana eseguiti da “Il Volo” e dal tenore Placido Domingo.
La chiusura del concerto con “Libiamo nei lieti calici” da “La Traviata” di Giuseppe Verdi, cui si è unito a tempo il battito delle mani degli spettatori, ha reso la Notte delle Stelle un evento indimenticabile.