Forse non tutti sanno che la cilindrata dell’automobile di cui si è in possesso incide sul calcolo del redditometro. Alcuni non sanno esattamente di che cosa si tratta, ma chi invece usufruisce di un qualche sistema di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza, sa benissimo che non si può sfuggire. Se stai per acquistare un’automobile, fai molta attenzione perché questo può incidere non poco ai fini della ricostruzione del tuo reddito. Esistono diversi pesi e misure attribuiti ai cavalli cioè alla cilindrata perciò è meglio andare a vedere meglio di che cosa si tratta per evitare spiacevoli conseguenze.
Che cos’è il redditometro
Si parla di redditometro per indicare il sistema con cui l’Agenzia delle Entrate stabilisce quale sia il tuo reddito complessivo basandosi sulle tue spese. Entrano nel computo tutte le spese sostenute nel corso di un anno fiscale, a meno che tu non dimostri che alcune di queste spese sono state sostenute nei periodi precedenti di imposta o che sono da escludere.
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Quindi ogni volta che fai una spesa, il tuo redditometro cambia. I principio è un po’ quello di definire il tuo reddito in base alla tua capacità di spesa determinabile tramite i tuoi acquisti. Nel momento in cui fai una grossa spesa, come può essere quella di un’automobile, significa che quindi hai un reddito tale da permetterlo, quindi. Un ottimo sistema per avere un’automobile di grossa cilindrata senza intaccare il redditometro è scegliere la formula del Noleggio BMW a lungo termine che garantisce tuti i vantaggi di una vettura come questa però senza essere il proprietario.
Come conoscere i cavalli fiscali
Per conoscere quali sono i cavalli fiscali si usa una apposita tabella che distingue in modo molto accurato la cilindrata e anche il tipo di alimentazione. Le differenze però non riguardano solo questi aspetti ma anche il tipo di automobile stessa poiché ci sono differenze tra caravan, minivan e motocicli quando al loro cilindrata è maggiore a 350 cc. Il dato che interessa ai fini del redditometro è relativo ai KW indicati che vanno poi confrontati con quelli medi attribuiti a un nucleo famigliare in base a componenti e ubicazione territoriale.
Il fisco si accanisce con le automobili che hanno più di 21 cavalli fiscali, ma le regole relative a queste misure sono in continuo cambiamento, infatti, gli indici vengono aggiornati ogni anno con nuovi coefficienti di reddittività.
Spuntano i soliti furbetti
Purtroppo, è evidente che ci sono dei sistemi per eludere un po’ il redditometro e farsi riconoscere dall’Agenzia delle Entrate con un reddito più basso di quello che è in realtà. Insomma, si parla dei soliti furbetti che risultano nullatenenti per il fisco mentre poi girano, appunto, con dei macchinoni. Le famiglie che pagano tutto in nero, cioè senza far risultare nulla ai sensi fiscali, può beneficiare delle misure di sostegno al reddito senza averne diritto.
Anche far intestare veicoli a società fittizie, prestanome è un abile sistema per eludere il redditometro. Ovviamente, tutti questi sistemi per avere ugualmente costituiscono una truffa ai danni dello Stato.