Presentazione della Decò Caserta. Gianfranco Maggiò: “Io non ho più nulla da dimostrare”

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Caserta – Stasera al Paladecò è stata presentata alla stampa la formazione della Decò Caserta che prenderà parte al prossimo campionato di Serie B. Erano presenti il Presidente Onorario Gianfranco Maggiò, il Segretario Generale Carlo Giannoni, l’amministratore Unico Antonello Nevola e il Coach Massimiliano Oldoini.

“Dopo la presentazione della squadra da parte di Oldoini, che ha sottolineato le caratteristiche tecniche di ogni giocatore, è seguito un lungo e accorato intervento di Gianfranco Maggiò, che riportiamo di seguito quasi integralmente.

FONTA-BOSCO
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“Questo mio nuovo ruolo di presidente onorario avrebbe dovuto servire da tramite nei rapporti fra la Lega e la nuova società che si stava formando. In effetti , poco tempo dopo la conferenza stampa che si tenne in Provincia insieme a Carlo Giannoniho chiesto un appuntamento con il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci. E devo dire chee dal punto di vista personale sono stato ricevuto con grande affettuosità. Sotto l’aspetto tecnico ho illustrato del programma del nuovo progetto. Ho riscontrato subito in lui la massima buona volontà a collaborare per la rinascita della pallacanestro a Caserta; naturalmente nel rispetto delle normative e dei regolamenti. E tutto è andato come ci aspettavamo : cambio di denominazione della società di Venafro e trasferimento del titolo da Venafro a Caserta.

“Dopo aver adempito a questo passo molto importante il mio ruolo si è andato un po’ allargando, nel senso che abbiamo cominciato a riflettere sulla programmazione e ci siamo resi conto che c’era bisogno di convogliare risorse per poter portare avanti il progetto che avevamo immaginato.

“Il Signor Iavazzi l’anno scorso si è sobbarcato l’iscrizione al campionato scorso, si è preoccupato di acquisire il titolo di Venafro, si è preoccupato di sostenere la gestione sportiva della società Venafro dal momento in cui il titolo è stato acquisito e fine alla conclusione del campionato. Di tutto questo e bisogna ringraziarlo . Il Signor Iavazzi è anche un interlocutore privilegiato della nuova società e del nuovo progetto perché una società a lui facente capo ha la gestione del Palamaggiò. Quindi il Palamaggiò è stato aperto tutto l’anno, anche se la squadra non ha giocato, anche grazie a lui. Pertanto il Signor Iavazzi è un interlocutore con il qual dobbiamo confrontarci e con il quale dobbiamo interloquire, ma è anche la persona che allo stato dell’arte, non può e non vuole investire altre risorse nella gestione sportiva della nuova società.

“Come tutti sapete le quote della società sono state intestate ad Antonello Nevola. Tuttavia le quote sono a disposizione di chiunque voglia acquisirle. Però,finché io ricoprirò questo incarico, in questa società non si verificheranno mai più episodi come quelli che si sono visti negli anni passati. Cioè non si sederanno più al nostro tavolo personaggi approssimativi.
Quindi ,siamo aperti a chiunque voglia acquisire quote societarie ma che presenti tutti i requisiti di concretezza, di affidabilità e di passione che sono necessari per portare avanti un progetto che prevede come mèta l’ambizione di riportare la società in Serie A.

“In seguito, dopo aver fatto tutte le verifiche possibili ed immaginabili, ci siamo messi alla ricerca di qualcuno interessato ad acquisire le quote della società, e anche per raccogliere risorse per poter portare avanti il progetto con una certa tranquillità.

“Quando stavamo oramai perdendo le speranze, un tifoso storico della Juvecaserta, Alfonso Tramontano, ci ha segnalato l’eventuale disponibilità della Decò a contribuire come sponsor al nuovo progetto che si stava delineando. Ho chiesto un appuntamento all’amministratore e sono stato ricevuto allo stesso modo in cui venni ricevuto dal presidente Petrucci. In parole povere, mi hanno detto che se fossi stato io il garante di questo nuovo progetto di rinascita della pallacanestro a Caserta, avrebbero accettato la sponsorizzazione. In due incontri abbiamo concluso l’accordo.

“Io sono fiducioso perché, oltre alla vicinanza del Presidente della Provincia Giorgio Magliocca, c’è anche il supporto del Senatore Claudio Barbaro, che è un mio amico, una persona molto ben inserita nel mondo sportivo, essendo stato componente della Giunta del Coni. Infatti, si sta impegnando per promuovere il nostro progetto e quindi conto molto sul suo aiuto.

“Io sono stato lontano 14 anni, ora ci ho rimesso la faccia e l’impegno, perché ad un certo punto ho annusato che la situazione stava precipitando. Cioè, se non si fosse ricreata una squadra, questo palazzo sarebbe andato in rovina. E io questo, finché campo, non lo posso consentire. Devo produrre ogni sforzo affinché questo non accada mai. Quindi la molla emotiva che mi spinge a lavorare a questo progetto, a parte il piacere di rivedere un po’ di pallacanestro, e quella di far si che questo palazzo resti aperto.

“Raffaele Iavazzi può aver commesso degli errori, forse, può darsi. Può essere stato indotto a commettere degli errori, forse, può darsi. Ma negli anni in cui si è fatto carico di portare avanti la pallacanestro a Caserta, ha speso di tasca sua belle somme. Se ha commesso degli errori, secondo me li ha commessi in buona fede. Non certamente per “tagliarsi le palle” da solo. Questa è la realtà dei fatti.

“Speriamo che qualche imprenditore sensibile al sociale come lo era il signore rappresentato dal busto che vedete (il padre, Giovanni Maggiò), abbia la buona volontà di sostenere questo progetto. Se così non fosse noi lo porteremo avanti, costi quel che costi.
Dopodiché ognuno può pensare quello che vuole. Chi c’è dietro, chi c’è davanti. Qua ci sono io, c’è Nevola, c’è Oldoini e c’è Giannoni. Questo è quello che oggi il panorama casertano può offrire. Spero che gli appassionati si accontentino e che ci accompagnino con entusiasmo e passione perché questo ci serve, ci serve, ci serve.

“Io personalmente non ho più nulla da dimostrare. Ciò che dovevo dimostrare l’ho fatto quando mio padre è partito per il suo ultimo viaggio. Allora potevo vendermi la squadra, ma non l’ho fatto perché avevo un impegno morale con mio padre. Avevo un impegno morale con i giocatori di Caserta, e avevo un impegno morale con i tifosi casertani.”

Uno scrosciante applauso ha chiuso l’emozionante chiusura dell’intervento di Maggiò e qualche lacrima è apparsa sul volto di qualche appassionato.