Domani, ricorre la Festività del Santo Patrono di Napoli, San Gennaro, da sempre, giornata molto sentita dalla popolazione partenopea e non per il cd. “Miracolo di San Gennaro”: in pratica, è custodito il sangue del Santo in un’ampolla all’interno del Duomo del capoluogo campano e tre volte l’anno (maggio, settembre e dicembre) lo stesso si trasforma da solido a liquido e se ciò non accade è considerato presagio di eventi negativi (ricordiamo a tal riguardo che sia nel dicembre 2020 che nel maggio 2021 quindi nel pieno della pandemia, non si è sciolto).
All’aspetto religioso, dal 2013 viene affiancato un aspetto culturale-artistico con il Premio San Gennaro: un riconoscimento elargito a personalità che compiono il cd. “miracolo terreno”; quest’anno, sempre sotto la direzione artistica di Gianni Simioli, si terrà per la prima volta al Teatro San Ferdinando il prossimo 27 settembre ed anche se non è stato ancora reso noto il programma completo ed i suoi protagonisti, ci si aspetta grandi cose sia ripercorrendo i nomi delle passate edizioni (tra gli altri Luciano De Crescenzo, Andrea Bocelli, Ferzan Ozpetech) sia perché bisogna rendere onore alla location che ospita l’evento (il San Ferdinando attualmente gestito dall’Associazione Teatro Stabile di Napoli, è uno dei teatri più antichi della città e deve la sua fama all’indimenticabile Eduardo De Filippo che lo acquistò nel ’48 e non è un caso che lo stesso sia ubicato in Piazza Eduardo De Filippo ed all’esterno della struttura vi siano vari murales che lo raffigurano).
E non sarebbe Napoli se in una giornata di festa non si affiancasse anche un aspetto culinario: domani chiunque potrà acquistare o fare in casa i biscotti di San Gennaro (dolcetti soffici ripieni di confettura) che, secondo la storia, un tempo erano preparati per i malati dell’Ospedale San Gennaro dei Poveri; in più da qualche anno è stato istituito anche un premio “Dolce per San Gennaro” che vede contrapporsi maestri pasticceri.
Proprio qualche giorno fa, si è tenuta la quinta edizione della manifestazione, organizzata da Mulino Caputo che per la prima volta ha visto la vittoria di una donna, Giusy Persico, la quale ha conquistato il palato della giuria con una tartelletta di pasta sablèe con ingredienti del territorio (il dolce infatti, è stato accompagnato da una gelatina di vino Taurasi e gelèè all’arancia di Sorrento, città lavorativa della vincitrice).