Il prototipo “Little Johnny” degli studenti dell’ITI-LS “Francesco Giordani” di Caserta

Little Johnny Giordani
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Non sarà il Coronavirus a fermare gli studenti dell’ITI-LS “Francesco Giordani” di Caserta, distinti – lo sappiamo oramai tutti – per impegno, dedizione e tecnica nel perseguire gli obiettivi prefissati all’inizio di ogni anno scolastico.

Il loro nuovo progetto è volto al «Societing 4.0» con lo sviluppo di applicazioni robotiche per assistere alcune azioni dell’uomo. Il nuovo prototipo è stato battezzato “Little Johnny“. L’idea si deve alla Micron Semiconductor Italia e alla società di basket maddalonese “Uniobasket”. Un progetto ambizioso e inizialmente difficile quello di implementare in tempi ragionevoli per la scuola un servizio di tale portata.

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Nonostante l’impossibilità di lavorare a scuola in tempo di Covid-19, gli studenti del “Giordani”, diretti dalla DS dott.ssa Antonella Serpico e coordinati dal prof. ing. Antonio Di Giacomo, quale Referente funzione strumentale PCTO, hanno ultimato il sistema robotico.

Little Johnny, infatti, dovrà servire ad assistere gli allenamenti dei giocatori della squadra di basket per potenziare la reazione dei riflessi dei giocatori nel gioco. Deve, per altro, aiutare lo sviluppo di una corretta risposta motoria ad uno stimolo fisico. Tutto ciò servirà a riprodurre le reali condizioni di stress fisico che avvengono in una partita di basket. Ad esempio, sarà più semplice superare un ostacolo scegliendo, oltre lo spazio di azione, anche la tecnica giusta da eseguire.

Com’è nato Little Johnny

La storia di Little Johnny risale allo scorso anno, durante un incontro tra Claudio Leonetti, site manager della Micron e Giovanni Monda, responsabile della società sportiva. Così alcune eccellenze della Scuola casertana sono state invitate a prendere parte al NeaPolis Innovation Summer Campus. Al termine di questo periodo di formazione, l’azienda ha proposto all’Istituzione scolastica il progetto Johnny.

In seguito, gli allievi Simeone Vitale,Simone Minichini, Antonio Carnevale, Raffaele G. Wlodarkiewicz, Vincenzo Signore, Mario Scarfiglieri, Angelo Spataro e Domenico Cavaliere sono stati divisi in due gruppi operativi, uno per la progettazione dell’hardware e l’altro per lo sviluppo del software.

Il lavoro svolto dai discenti, che ha già ottenuto l’approvazione dell’Azienda partner per quanto riguarda l’aspetto tecnico, vedrà la luce una volta passata l’emergenza sanitaria nazionale. Dunque, dato che la UnioBasket ha sviluppato la struttura dell’umanoide grazie al contributo fattivo di Antonio D’Aiello, resta solo l’istallazione di “Little Johnny” con i successivi test funzionali.

Un messaggio positivo quello fin ora descritto, che si deve in modo particolare alla Micron, la quale, con i suoi progetti per scuole e altre realtà, interviene sul territorio incentivando importanti valori sociali. Insomma, un orientamento all’incremento delle competenze tecniche e trasversali per i giovani imprenditori e professionisti del futuro. Un contributo, poi, anche per i docenti, affinché possano rendere più stimolanti e innovative le attività didattiche.