Il colesterolo è una sostanza essenziale per l’organismo. Si trova infatti nelle cellule di tutti gli esseri umani e viene prodotta in parte dal fegato ma una buona percentuale deriva dall’alimentazione; i cibi particolarmente ricchi di colesterolo sono le uova, i formaggi e la carne.
Il colesterolo svolge diverse funzioni e tutte fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo. Questo infatti contribuisce alla produzione di vitamina D e ormoni steroidei, ma anche alla formazione delle membrane cellulari e della bile.
In base ai livelli di colesterolo che si riscontrano durante i test sierologici di routine, si distingue in LDL e HDL.
Nel primo caso si parla di colesterolo cattivo, poiché il colesterolo in eccesso viene rilasciato all’interno delle arterie, determinando la formazione di placche; mentre HDL, è il colesterolo buono poiché favorisce l’eliminazione del colesterolo dal sangue attraverso i sali biliari.
Cosa provoca il colesterolo alto?
Come abbiamo detto, il colesterolo è una sostanza grassa e quindi rappresenta un pericolo per la salute quando è presente in quantità eccessiva. Elevati livelli di colesterolo infatti, provocano un deposito di questa sostanza nelle pareti delle arterie, fino alla formazione delle placche e alla definitiva ostruzione. Ma non solo. Un eccesso di colesterolo determina la rottura del vaso sanguigno e la formazione di un trombo, ovvero un coagulo che impedisce la perdita di sangue, conseguente alla rottura del vaso; se il trombo avviene all’interno di un’arteria integra invece, ne provoca il blocco. La conseguenza di questo problema è uno scarso apporto di ossigeno ai tessuti e dolore; l’aggravarsi di questa condizione determina l’infarto dell’organo colpito.
Le cause che determinano livelli di colesterolo elevati sono diverse; questo può dipendere da un’alimentazione ricca di grassi, lo scarso esercizio fisico, cattive abitudini come fumare. Un quadro clinico di ipercolesterolemia può essere influenzato anche da altre condizioni: ereditarietà, sovrappeso, obesità ed età.
In via generale, si considera nella norma il colesterolo che presenta un valore inferiore a 130, mentre è alto e quindi pericoloso per la salute se supera i 159. Un valore compreso tra questi due indica una ipercolesterolemia borderline e quindi occorre intervenire per evitare un peggioramento di questa condizione. Per misurare il valore del colesterolo LDL si utilizza una specifica formula, che però tiene conto anche dei trigliceridi, quindi il risultato finale perde di attendibilità al crescere dei parametri dei trigliceridi. Secondo questa formula, il colesterolo cattivo si ottiene sottraendo dal colesterolo totale, quello buono e i trigliceridi.
Colesterolo alto e alimentazione: quali formaggi si possono mangiare?
Quando si rilevano elevati livelli di colesterolo LDL è prassi comune intervenire sull’alimentazione, eliminando i cibi ricchi di colesterolo e che rappresentano una fonte di grassi. Primi fra tutti si consiglia di evitare l’assunzione dei formaggi; tuttavia, ne esistono alcune tipologie a basso contenuto di colesterolo e che quindi sono consentiti in un regime alimentare salutare ed equilibrato.
Si tratta della crescenza, la feta, il parmigiano reggiano, la ricotta e i fiocchi di latte. Si tratta di latticini magri, fonte di calcio, proteine, vitamine e fosforo: nutrienti importanti per il nostro organismo.
Mangiare l’avena contribuisce ad abbassare il colesterolo?
L’avena è un cereale integrale dalle numerose e preziose proprietà benefiche per la nostra salute. Numerosi studi hanno permesso di dimostrare la sua efficacia contro gli eccessi di colesterolo. Si è rilevato come il quotidiano consumo di una porzione di avena, permette di ridurre il colesterolo grazie alle sue proteine che impediscono ai grassi degli alimenti e al colesterolo di essere assorbiti dall’organismo. Si può affermare quindi che l’avena svolge un’importante funzione di pulizia delle arterie.
E’ ormai consolidato che la presenza di alimenti con polifenoli possa regolarizzare la circolazione del sangue, in particolare sostanze come oleuropeina e Idrossitirosolo sono state identificate le protagoniste di effetti positivi sulla nostra salute e sul colesterolo. La dieta mediterranea rimane una raccomandazione da parte di tutti i medici. Restano poi valide le precauzioni, ovvero un regime alimentare senza eccessi e, in caso di carenza, l’utilizzo di integratori come il riso rosso fermentato o l’infuso di foglie di olivo utilizzato per abbattere il colesterolo alto.