Il Ragno delle Due Sicilie 2.0: il vero volto di Campania e Sicilia nello spettacolo di Giò Vescovi

Giò Vescovi
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Campania e Sicilia: due terre tormentate, ricche di sole e mare, oggetto di conquiste e dominazioni, da sempre costituiscono il fulcro della cultura meridionale. Sono queste due regioni a fare da sfondo allo spettacolo che Giò Vescovi porterà in scena domenica 6 maggio 2018, alle 18:45, presso il Teatro “Città di Pace” di Puccianiello (Caserta), nell’ambito della rassegna teatrale “Pucciartista”. Vescovi prende spunto dallo spettacolo del cantautore e scrittore siciliano Ezio Noto, suo amico personale nonché conterraneo, creando una sorta di ‘versione campana’ che, però, volge lo sguardo alle sue origini. Aggiunge, quindi, il  “2.0” al titolo “Il Ragno delle Due Sicilie”, immaginando un confronto tra due nature e culture diverse del nostro Sud, attraverso la storia, il teatro, la musica e gli amori. Si tratta, in effetti, di due popoli e tradizioni completamente a sé stanti. Questi popoli hanno vissuto momenti storici drammatici ed esaltanti, fatti di cadute e rinascite. Tuttavia, son stati sempre legati, attraverso un filo sottile ma resistente, come se un ragno avesse tessuto una tela talmente articolata e forte, da tenerli uniti attraverso un legame indissolubile che va oltre la storia. Tanto che queste terre sono, ancora oggi, identificate come “le Due Sicilie”.

Giò Vescovi cercherà di farne conoscere la natura autentica, attraverso la musica e le tradizioni, i personaggi più rappresentativi ed il folklore, per dimostrare quanto sia forte l’affinità tra di esse e come sia compatta la tela tessuta dal “Ragno delle Due Sicilie”.

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Lo spettacolo, con la regia di Antonio Di Nota, vanta numerose collaborazioni. Per esempio: quella di Gustavo Corbelli; di Peppe Capasso alle tastiere e di Barbara Bonacci Nugnes, che coordina le danze coreografiche. Inoltre, direttamente dalla Sicilia, arriveranno il cantautore e scrittore siciliano Ezio Noto, che sarà accompagnato da un duo d’eccezione: Roberta Izzo alle percussioni e Marco Milone alla chitarra. Infine, dalla Terra di Mezzo: Giò Vescovi al piano, con brani inediti e liriche della scrittrice siciliana Francesca Amato; la musicista casertana Alessandra Scaravilli al basso, il maestro Mario Sagliocchi alla chitarra e, ancora dalla Sicilia, il fisarmonicista jazz Gianni Amore. Le musiche originali sono di  Giò Vescovi e di Ezio Noto.