Zucchero Fornaciari alla Reggia di Caserta con il suo blues trascinante elettrizza la torrida estate casertana

Zucchero Fornaciari alla Reggia di Caserta
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Dopo un rinvio durato due anni a causa pandemia Covid-19, riparte il nuovo tour mondiale di Zucchero:il World Wild Tour è iniziato il 15 Aprile 2022 a Rimini, toccando tutte le principali capitali europee, regalando quest’anno al pubblico casertano due date, il 24 e il 25 luglio, con due sold out.

La grande Musica alla Reggia di Caserta, con l’ottava edizione di “Un’estate da Re“, nel Cortile principale del Monumento Vanvitelliano, ha visto protagonista un artista d’eccezione ed una band altrettanto prestigiosa, ricca di talenti vocali e strumentali.

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Ad accompagnarlo sul palco sia veterani che nuovi compagni di viaggio: Polo Jones (musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

Una voce soul intensa e potente quella della vocalist Oma Jali, originaria del Camerun, che ha duettato insieme ad Irene Fornaciari in un trascinante brano rock; infatti guest star della serata è stata la figlia di Zucchero, Irene, la quale ha cantato col padre nella prima parte del concerto con Zucchero e poi con la vocalist a metà spettacolo, “rubando”, per così dire, la scena con i suoi meravigliosi acuti. Ha coinvolto il pubblico che ha cantato e ballato in un flusso vorticoso di suoni e ritmi incalzanti grazie ad una band che non si è per nulla risparmiata in una completa e costante sinergia musicale.

Grazie ad un maxischermo anche gli occupanti i posti più lontani hanno potuto godere delle immagini a carattere etnico, colorate e suggestive, proiettate alla spalle dei musicisti: dai giochi di colore alle forme astratte, dai volti dei popoli di Paesi oltreoceano allo sfondo proprio della Reggia, cornice unica.

Dopo un inizio immediatamente travolgente, i brani si sono susseguiti in un ordine crescente di emozioni, come lo stesso Zucchero ha evidentemente fatto trasparire dal suo volto: concentrato, puntuale, sia nelle canzoni rock che in quelle più blues, attento nel rinforzare le chiusure della band con reiterati incisi ritmici che prolungano la fine del brano accentuando la tensione emotiva prima della conclusione.

Qualche assolo, come quello di Peter Vettese in “Honky Tonk Train Blues” di Keyth Emerson ha impreziosito il concerto, così come le improvvisazioni di Kat Dyson.

Zucchero ha ringraziato il pubblico, la città, per averlo ospitato l’Organizzazione per averlo voluto in cartellone ed elogiato la Reggia quale monumento dalla bellezza magica e dalle suggestioni uniche. Un elogio speciale al vento che ieri sera è stato apprezzato e gradito, autore di due folate che hanno fatto volare il cappello grigio e con una piccola piuma al lato sinistro dell’artista.

Tra i brani principali: “Spirito nel buio”, “Soul Mama”, “Il mare impetuoso al tramonto salì sulla Luna e dietro una tendina di stelle…”, “Blu”, “Vedo nero”, “Diamante”, “Pene”, “Miserere” con un bellissimo ricordo di Luciano Pavarotti proiettato sullo schermo e dialogante con Zucchero, “X colpa di chi?”.

A grande richiesta, “Baila” e “Diavolo in me“, con cui si è concluso il tour casertano di un artista eccellente, fantasioso, creativo, poeta dalla voce inimitabile, sempre forte e dinamica, penetrante ed intimista quando racconta storie delicate e nostalgiche.

I suoi testi, oggi più che mai, sono inclusivi, affrontano temi attuali, inglobano problemi e sentimenti universali e senza tempo con grandissima professionalità, che egli riversa anche sulla sua band di cui è estremamente orgoglioso.

Prossime tappe del World Wild Tour di Zucchero:

27 LUGLIO: AGRIGENTO, Valle dei Templi
28-29-30 LUGLIO: SIRACUSA, Teatro Greco