Caserta – Due giorni dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte di sei sigle sindacali (con l’esclusione della Cisl) che rappresentano i lavoratori della Reggia di Caserta, arriva la risposta del direttore del complesso vanvitelliano Mauro Felicori, affidata ad un’intervista rilasciata a Raffaele Sardo del quotidiano “Repubblica”.
Il manager bolognese non sembra troppo preoccupato dalla situazione e definisce le lamentele dei dipendenti, contenute nel duro documento che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, “cose fisiologiche” e temi già affrontati in passato con i rappresentanti dei sindacati.
Felicori reputa la posizione assunta da gran parte dei lavoratori non condivisibile ed immotivata e si concentra poi sui punti in questione: sulle proteste relative alla nomina del responsabile della sicurezza e della vigilanza afferma in maniera secca che non spetta ai sindacati decidere, mentre su uno degli altri motivi del contendere, ovvero la richiesta di far ruotare i coordinatori della vigilanza sostituendoli ad intervalli di tempo regolari, Felicori apre ad una possibile soluzione.
Il direttore ritiene sia giusto mantenere in carica ogni coordinamento per un anno e mezzo/due ma per andare incontro ai dipendenti dice di essere disposto ad abbassare il periodo ad un anno, cambiando ogni volta la metà dei membri del coordinamento in modo da poter garantire la continuità.
Vedremo se sulla base di queste proposte si potrà ripristinare un dialogo tra sindacati e direzione della Reggia o se i lavoratori continueranno a pensare che Felicori dia troppa importanza ai numeri e ai risultati tralasciando la gestione del personale: se si verificasse questa seconda ipotesi, l’unico epilogo possibile sarebbe lo sciopero.