Reggia di Caserta, la Maffei rompe le relazioni sindacali. I sindacati scrivono al Mibac

Riapertura Reggia di Caserta
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In seguito all’Assemblea Generale dei Lavoratori, svoltasi il 23 febbraio 2021, le scriventi Organizzazioni Sindacali,  comunicano l’interruzione delle relazioni sindacali a livello di istituto e chiedono di dirimere le controversie emerse a livello regionale.

Più volte le OO.SS. hanno tentato, attraverso spazi di mediazione, di risolvere le vertenze derivanti da cattive interpretazioni da parte della dirigenza della normativa di riferimento che hanno cagionato forti disagi ai lavoratori.

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La costante disapplicazione sia di accordi sottoscritti in sede locale che di Ordini di Servizio diramati dalla stessa Amministrazione, ha determinato una pericolosa caduta dell’efficienza dell’azione amministrativa (la Reggia di Caserta, pensiamo sia l’unico museo dove per il secondo anno non vengono pagati i progetti nazionali di produttività ed efficienza).

Rilevata la totale mancanza di volontà da parte di questa dirigenza di voler porre rimedio ai disagi dei lavoratori e alle irregolarità già evidenziate ai vertici ministeriali e ai sindacati nazionali, le scriventi Organizzazioni sono costrette ad interrompere le relazioni sindacali demandando ad un altro livello la risoluzione delle controversie.

RIUNIONI DI CONTRATTAZIONE

 

Sino alla fine del 2020, i verbali degli incontri di contrattazione decentrata locale venivano inviati alle OO.SS.anche dopo un mese e sempre dietro ripetute sollecitazioni. Inoltre, negli stessi non venivano sempre riportate tutte le dichiarazioni effettuate in sede di riunione. A partire dalla Contrattazione del 13 gennaio 2021, invece, non solo l’Amministrazione si presenta senza un verbalizzante (ripiegando sulla videoregistrazione dell’incontro), ma poi non invia nemmeno il verbale della riunione in totale dispregio delle relazioni sindacali e dei suoi rappresentanti. Ad oggi, il verbale non è pervenuto.

 

ORDINI DI SERVIZIO CONTRASTANTI

 

Il mancato rispetto dei propri ordini di servizio si rileva dopo quanto annunciato dalla dirigente stessa durante la Contrattazione del 13 gennaio 2021, ossia l’annullamento dell’OdS nr. 28 del 23/12/2020 sulla rotazione dei coordinatori e l’emanazione di un interpello per il nuovo Coordinamento nel rispetto dell’OdS nr. 7 del 30/03/2020 che fissa ad un anno la durata in carica dei coordinatori. Giova ricordare che nella suddetta Contrattazione (completamente videoregistrata per consentire la stesura del verbale a posteriori visto che l’amministrazione si è presentata in riunione senza nominare un verbalizzante), la dirigente ammetteva di aver commesso un errore al quale avrebbe subito posto rimedio. Ad oggi, tutto tace e in vigore vi sono due Ordini di Servizio contrastanti.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali già nelle precedenti settimane hanno informato i vertici nazionali, sindacali e del Mibac, del forte disagio in cui versa il personale della Reggia di Caserta.

Questa amministrazione non riesce a comprendere che il “patrimonio contrattuale” derivante da anni di esperienze lavorative vissute a livello di istituto unito alle esperienze di servizio di molti dipendenti è qualcosa da salvaguardare e non da isolare o, peggio ancora, da cancellare.

Le Segreterie delle OO.SS.

CGIL FP Gaetano Trocciola

CISL FP Luigi Mottola

UILPA Angelo Donia

FLP Mario Squillino

UNSA Raffaele Vallone

USB Luisa Guerra

E la UST CISL di Caserta in particolare il suo segretario Giovanni Letizia approfondisce la questione con una ulteriore riflessione e un appello all’amministrazione comunale:

“Palazzo Reale, vetrina di Caserta nel mondo, non può essere gestito se non con la partecipazione attiva dei lavoratori e di tutti gli operatori e il livello di conflittualità ne danneggia le performance e ne pregiudica lo sviluppo”.

“In tal senso riteniamo un modello positivo e utile le relazioni sindacali intrattenute dalla CISL con la gestione Felicori, al fine di sviluppare le capacità di implementazione del ruolo di Palazzo Reale quale principale attrattore turistico della Città e dell’intero territorio provinciale”.

“Non altrettanto può dirsi dell’attuale gestione, chiusa nella torre d’avorio e incurante delle grandi possibilità che la Reggia, in un rapporto organico e non di separatezza con la Città, può e deve svolgere per il rilancio del turismo e di conseguenza dell’intera economia del territorio”.

La CISL sollecita il Sindaco di Caserta a intervenire con forza, autorevolezza e determinazione presso la Direzione della Reggia affinchè si apra ad un confronto di merito con le istituzioni locali, con le forze sociali, con le forze imprenditoriali, con il mondo delle associazioni e del volontariato sulle prospettive e sul ruolo della Reggia nelle politiche di contrasto alla crisi e di rilancio del territorio.

Palazzo Reale deve essere gestita, a nostro giudizio, con una visione manageriale; includendo le forze sane della Città, imprese, associazioni, traendo da loro spunti e iniziative , ognuno con il proprio ruolo ma tutti insieme per dare alla Reggia il valore che merita, a partire dalla sua Storia, per quello che rappresenta sul piano identitario per la nostra Città e dell’intera provincia casertana.

Palazzo Reale E’ Caserta; Caserta E’ Palazzo Reale”.