La Reggia di Caserta: quel pasticciaccio brutto di viale Douhet

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Riportiamo integralmente il post di Nando Astarita, amministratore del gruppo Facebook “Reggiando… e dintorni reali“. In esso l’autore si sfoga in una disamina scrupolosa sull’andamento dell’attività del suo gruppo relativa agli ultimi due mesi e ne trae delle sue personali conclusioni.

Noi di CasertaWeb, pur non condividendo in pieno a talune affermazioni, per diritto di cronaca le riportiamo integralmente. Tuttavia, ci dissociamo da alcune illazioni gratuite.

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Nel mio Gruppo Reggiando, ho notato un netto calo del numero dei post riguardanti la Reggia da circa due mesi, cioè da quando ė andato via Felicori. Infatti, prima c’erano post di ogni tipo, una vera tac informatica al monumento e alla sua gestione. Nulla sfuggiva nel bene e nel male, tutto il bello e tutto il brutto. Nei notiziari web locali era più presente del nome della testata. Insomma, la Reggia sembrava finalmente entrata nella testa, e speravo nel cuore, dei casertani. Ma ora a questo silenzio è imbarazzante e fa pure riflettere.
Mi chiedo perciò, come è possibile che tanto interesse, tanta passione per il monumento, da spaccare addirittura la cittadinanza in due o più fazioni secondo il grado di consenso o meno a quella gestione, siano improvvisi scomparsi. Svaniti come fumo nel vento. 
Dev’esserci dell’altro. Ma per quanto mi sforzi trovo solo risposte negative a danno dei miei concittadini, cose da far arrossire uno zombie. Però mi rifiuto di accettarle, di crederci e allora penso ad altre spiegazioni. Arrivo così a ipotizzare che si siano aggiunti al Gruppo degli influercers al soldo di Felicori. Forse alcuni avevano per contratto di santificare quella gestione ed altri di demonizzarla. Così alcuni postavano mdelizie , altri schifezze e si faceva bagarre, si parlava e straparlava di Reggia, si creavano fazioni che sì scontravano sui social, sui notiziari locali e alla fine si tenevano accesi i riflettori sul monumento e i visitatori arrivavano a frotte.



E, al contempo, i casertani erano così presi da tanto clamore che sembravano perfino non far più caso ai pasticci, all’inerzia e quant’altro scombinava quest’Amministrazione comunale A questo punto perciò mi vien da sospettare anche un accordo sommerso fra Comune e Reggia, magari con l’appoggio esterno di certe associazioni casertane ed enti locali cui faceva comodo creare il mito “casertacittàturistica” per nascondersi un po’ dietro ad esso. 
Si, dev’essere andata così. Tante cose collimano…quel presenzialismo ossessivo di taluni oggi scomparsi, quei protocolli, il fatto che dalla Reggia oggi tutti girano alla larga, sparita dai sermoni dell’establishment, non la citano più nemmeno nei conciliabili segreti di certe pizzate già pre elettorali, perfino hanno interrotto i contatti con quei pochi che hanno continuato a parlarne. Ho deciso perciò di svelare ciò che ho scoperto e di cui sono sempre più certo. Tutti devono sapere cosa è davvero accaduto e già penso al titolo della rivelazione: “Quel pasticciaccio brutto di viale Douhet”. 
Soddisfatto mi godo questo risultato che certo farà rumore ma…improvviso, squilla il cellulare e mi sveglio.