Dopo dieci mesi, il 19enne inglese Joseph Flavill si è risvegliato dal coma, causato da un grave incidente avvenuto l’anno scorso.
E’ assurda la storia che ha coinvolto Joseph Flavill, un ragazzo inglese di soli diciannove anni che lo scorso 1 marzo, esattamente tre settimane prima che il Regno Unito entrasse nel primo lockdown, fu investito da un’auto mentre camminava a Burton upon Trent, nello Staffordshire, costringendolo ad un repentino ricovero in ospedale, nel quale avrebbe trascorso i seguenti dieci mesi.
Trasferito prima al General Hospital di Leicester e poi al centro di assistenza Adderley Green a Stoke-on-Trent, dopo diverse cure per i traumi cerebrali subiti, il giovane ha ripreso conoscenza e ha iniziato a rispondere agli stimoli. Alla sua precaria situazione fisica si è aggiunto lo shock dovuto alla conoscenza dell’attuale situazione pandemica nel mondo, di cui era ovviamente ignaro. Ci sarà da vedere, dunque, come reagirà psicologicamente e come si ambienterà in questo “nuovo mondo”.
“Non ho idea di come Joseph farà a capire tutto quello che abbiamo passato”, racconta al Guardian la zia del giovane.
Come da protocollo, i familiari non possono ancora andare a trovarlo, e, sebbene gli abbiano spiegato per sommi capi il motivo per cui ciò non è possibile, non sono scesi nei dettagli, poichè per adesso la priorità per Joseph è di proseguire il suo recupero psico-fisico. Per il momento riesce ad eseguire soltanto comandi elementari, come fare cenni con la testa o muovere le gambe.
Oltre a ciò, ironia della sorte, ha anche contratto il Covid per ben due volte mentre era in coma, guarendo ovviamente in entrambi i casi. Una serie di sfortunati eventi che non augureremmo a nessuno, neanche al nostro peggior nemico.