Rete Caserta Solidale, la protesta parte dai balconi venerdì 26 giugno

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Una levata di scudi da ogni finestra, balcone, gazebo della città per dire “IO NON TI VOTO SE…”. È questo lo spot degli attivisti della rete Caserta Solidale, Csa Ex Canapificio, Rete Caserta Città Viva, Millepiani e una nutrita fascia di popolazione urbana per chiedere non solo attenzione all’amministrazione comunale, ma l’ottemperanza di tutte quelle promesse, richieste, battaglie che da troppo tempo vengono portate avanti senza risposta.

Venerdì 26 giugno, dalle ore 15.30 ogni balcone e finestra esporrà gli striscioni con le frasi chiave di questa protesta, non ti voto senza spazi verdi, non ti voto senza accoglienza Sprar, non ti voto senza patto di collaborazione, non ti voto senza sostegno al reddito, non ti voto senza spazi sociali ecc…

veccia
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Certo che in vista di campagna elettorale una manifestazione che grida “Io Non ti Voto” dai balconi della città fa sinceramente un po’ impressione.

Venerdì 26 giugno, il flash mob dai balconi accompagnerà il presidio a Piazza Ruggiero, Caserta, il primo Presidio pubblico dopo il lockdown.

“A Caserta, il respiro ci manca ogni volta che vediamo i giardini chiusi, gli immobili pubblici vuoti e abbandonati, i diritti dei più deboli calpestati da leggi e burocrazia disumane“.

Lasciateci Respirare per i diritti, gli spazi, il reddito! Presidio il 26 giugno alle 15.30 a piazza Ruggiero.

“Nessun voto per chi non garantisce accoglienza, reddito di cittadinanza, spazi verdi, gestione condivisa del patrimonio pubblico”.

Il presidio inizierà alle ore 15.30 nel rispetto delle attuali norme di sicurezza. Si chiede al Comune di Caserta, alla Regione Campania e alle istituzioni locali:

– un radicale cambiamento nella gestione del patrimonio pubblico, affinché gli spazi chiusi e abbandonati vengano affidati ai cittadini e alle associazioni tramite l’uso del Regolamento dei Beni Comuni: il laboratorio Millepiani attende da due anni la chiusura del procedimento burocratico per la ristrutturazione, che avverrebbe a carico degli attivisti; l’ex Canapificio deve tornare ad essere uno spazio sociale il cui futuro non deve essere scritto nelle stanze chiuse dei palazzi istituzionali;

la Casa del Sociale “Mamadou Sy” presso la Caserma Sacchi va aperta subito, serve un tetto alle attività sociali e agli sportelli del Csa Ex Canapificio, Nero e Non solo! e Millepiani, che da mesi si tengono in strada.

– la stipula dei “Patti di Collaborazione” come prevede il Regolamento dei Beni Comuni, per le Ville di Via Arno e del Parco degli Aranci, già autogestite da cittadini, e per gli spazi verdi ancora chiusi e incustoditi;

– l’attivazione dei Programmi di Utilità Collettiva per i Percettori del Reddito di Cittadinanza, che devono essere avviati dal Comune di Caserta;

– una vera emersione dall’irregolarità e dallo sfruttamento lavorativo per i migranti: l’attuale sanatoria non è sufficiente, i Decreti Sicurezza vanno aboliti per ripristinare un dignitoso sistema di accoglienza e scrivere una nuova legge su asilo e immigrazione.

Caserta Solidale 3661403238/ 3318071865

Al Presidio aderiscono: caserta città viva, comitato villa giaquinto, Laboratorio sociale millepiani, nero e non solo!onlus, centro sociale ex canapificio, arci caserta, unione degli studenti caserta, Caritas caserta. Adesioni in aggiornamento.