Sala delle Guardie

La Sala delle Guardie può essere raggiunta attraversando l’anticamera precedente, la Sala degli Alabardieri, e colpisce il visitatore grazie alle tantissime decorazioni presenti nella volta contornata da un cornicione che poggia su lesene di ordine ionico. Tra le decorazioni della volta stessa spicca l’opera di Girolamo Starace “La Gloria del principe e le dodici province del Regno”.

Sulle pareti si trovano dodici bassorilievi raffiguranti diversi episodi della seconda guerra punica. A differenza della disposizione architettonica, fedele alle volontà di Vanvitelli, le decorazioni furono scelte dal figlio Carlo che si affidò agli scultori Paolo Persico, Gaetano Salomone e Tommaso Bucciano: quest’ultimo realizzò i due rilievi “La morte del console Marcello” e “La fuga di Annibale”, mentre gli altri dieci furono opera di Persico (quattro) e Salomone (sei).

Sulla parete destra della Sala si trova il gruppo marmoreo del cinquecento di Simone Moschino che riprende Alessandro Farnese incoronato dalla Vittoria: questo gruppo di sculture, originariamente a Roma, fu trasportato a Caserta nel 1789. I lampadari sono opera degli stessi artigiani che hanno realizzato quelli della Sala degli Alabardieri, il camino in marmo è di Carlo Beccalli e gli sgabelli sono di produzione francese. Sulle consoles napoletane del settecento poggiano i busti di Re Ferdinando I (di Antonio Canova), di Re Francesco I (di Del Nero) e di Francesco II e Ferdinando II (di autori ignoti).