Caserta – Il Pala Don Bosco non sarà abbattuto. A dare la bella notizia stamattina, martedì 11 aprile 2023, è stato Don Antonio D’Angelo in persona, direttore dell’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria. Il palazzetto dello sport in questione, intitolato a San Giovanni Bosco, è una moderna struttura che i Salesiani di Caserta offrono ai giovani della città, usato in passato anche per gli allenamenti della Juvecaserta.
La vicenda giudiziaria intorno al Pala Don Bosco è stato è iniziata nel 2012. Alcuni residenti di un condominio confinante con l’istituto religioso ritenevano troppo rumorose e fastidiose le attività all’interno dell’allora nuovo palazzetto dello sport. I condomini, rappresentati dall’avvocato Marco Del Gaiso, chiedevano senza riserve l’abbattimento del palazzetto. Sotto accusa per i medesimi motivi anche i cortili usati dall’oratorio e dalla scuola dal lontano 1897, anno di fondazione dell’Istituto dei Salesiani di Caserta.
Oltre a dover abbattere il Pala Don Bosco, i Salesiani rischiavano e rischiano tuttora di dover sospendere gran parte delle attività dell’oratorio e della scuola. Ciò ha portato alla nascita del “Comitato Amici di Don Bosco” e di un grande movimento popolare a favore della struttura religiosa che ha contribuito all’educazione ed alla crescita di generazioni di Casertani.
La sentenza di oggi rappresenta una vittoria fondamentale per i sacerdoti e soprattutto per i ragazzi che, tuttavia, non possono ancora gioire del tutto. Rimane tuttora in corso un altro filone della stessa vicenda giudiziaria: quello riguardante l’insonorizzazione del Pala Don Bosco e dei cortili. Insonorizzazione che, dal punto di vista tecnico, sarà complicata se non impossibile. Nel frattempo i ragazzi attendono da anni di poter giocare e crescere serenamente negli spazi a loro destinati.
Così chiariscono in una nota i legali dei Salesiani:
Dopo il TAR anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso dei confinanti, per la manifesta infondatezza dell’appello contro la struttura sportiva dei salesiani di Caserta. La sentenza legittima la realizzazione del Pala Don Bosco: non sarà abbattuto.
Il Consiglio di Stato (sezione IV Presidente Vito Poli, Relatore Fratanico) ha accolto tutte le eccezioni difensive degli avvocati Luigi Adinolfi e Riccardo Giannelli, da sempre difensori dell’Istituto Salesiano, affermando che l’istanza di accesso è stata avanzata dai confinanti con “colpevole ritardo” a mesi di distanza dal completamento dell’opera.
I Giudici di Palazzo Spada hanno rigettato anche tutti gli altri motivi di appello, in quanto ritenuti infondati, generici e inammissibili. Piena soddisfazione da parte dell’Istituto Salesiano di Caserta che ha realizzato le opere al servizio dei giovani della città e della scuola, e non certamente per fini speculativi, accrescendo l’offerta formativa e la possibilità di gioco e svago per i ragazzi dell’Oratorio e dell’intera comunità cittadina, che non ha altri esempi analoghi.
In pratica una sconfitta totale per il Condominio di Corso Trieste n. 90, che ha proposto le contestazioni, rappresentato tra l’altro dall’avvocato Marco Del Gaiso, oltre che difensore anche parte della causa. In precedenza anche la Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva richiesto e ottenuto l’archiviazione dal GIP delle denunce penali avanzate sempre dai confinanti, che si lamentavano dell’eccessivo rumore indotto dalla struttura.
«Un sospiro di sollievo – spiega Don Antonio D’Angelo, attuale direttore dell’Istituto di Caserta, che vede nel corso del suo mandato concludersi una vicenda risalente al lontano 2012 in maniera positiva – ma anche una speranza per le altre cause ancora in corso: la battaglia continua. La nostra struttura è al servizio della città e dell’oratorio, oltre che della scuola. Tentare in tutti i modi di chiuderla è un danno per la nostra attività formativa ma anche assistenziale per migliaia di giovani che non hanno altre possibilità».